Qui da Flawless Milano ci sentiamo un po’ in colpa a dire “è un po’ come tornare indietro nel tempo”. È un cliché che cerchiamo di evitare, soprattutto nelle recensioni dei ristoranti. Dato che il senso del gusto e dell’olfatto sono così inevitabilmente legati ai ricordi, non ci sorprende che gli chef di tutto il mondo cerchino di attingere alla nostalgia per tirare fuori i sapori della nostra infanzia. Certe ricette le conosciamo non solo per la loro semplicità ma per la profondità con cui sono radicate da sempre nella nostra quotidianità. Dire che un ristorante o un piatto ci riportano indietro nel tempo potrebbe risultare dunque ridondante, ma è davvero difficile usare parole diverse quando si varca la soglia di Risoelatte.
Non lontano dal Duomo, questo piccolo ristorante è una ricostruzione in miniatura della Milano degli anni ’60. All’ingresso ad accogliervi trovate un frigorifero Zoppas e un autentico Jukebox del tempo. Le pareti – rigorosamente verde menta – sono ricoperte di pubblicità ormai “vintage”. Non è tuttavia la riproduzione di un ristorante che trovereste sul set di Pulp Fiction: da Risoelatte ci si sente esattamente in un appartamento vecchio stile, a casa. Sulla ringhiera della mansarda della biancheria (mutande incluse) è appesa in bella vista, nella toilette c’è la vasca da bagno, una cuffia e dei bigodini in un cestino appeso di fronte allo specchio vicino a una camicia da notte. Come se non bastasse c’è anche il pennello da barba di un ipotetico inquilino vicino al lavandino.
Una delle sale del ristorante sembra esattamente la cucina della casa della nonna con i tipici rivestimenti in formica, un set di bilance, argenteria in bella mostra e una bottiglia di Amaro Montenegro (fuori portata) in cima all’armadio. C’è una deliziosa nicchia per due, che in un altro contesto sarebbe sofisticata e che qui invece risulta l’angolo più romantico di un ambiente già estremamente intimo.
Il menù di Risoelatte propone piatti della tradizione italiana, incluso lo storico Riso e Latte milanese, da cui il ristorante prende il nome. Tagliatelle al ragù, cotoletta alla milanese e risotto alla milanese con ossobuco non mancano mai, i piatti sono pochi ma sempre buonissimi e di stagione. Su ogni tavolo ad accogliere l’ospite un cestino ben fornito di Michette (il tipico pane milanese), così, giusto nel caso in cui la nostalgia non avesse ancora preso il sopravvento.
Non vorrei dire che è come tornare indietro nel tempo, ma perdonatemi per favore… è veramente come fare un tuffo nel passato!