Eva Riccobono, più bella che mai, fa il suo ingresso da Il Salumaio di Montenapoleone, scendendo da una limousine e tagliandoci la strada. Noi, comuni mortali, rapiti da tanta bellezza non possiamo che cederle il passo ammirati. Siamo a un indirizzo storico, d’altronde, dove incontrare VIP è cosa di tutti i giorni.
Come entriamo nel palazzo Bagatti Valsecchi, ultima sede del rinomato “Salumaio”, la vediamo percorrere la corte e prendere posto per un’intervista all’agognato tavolo esterno sotto il limone. Ci sediamo anche noi in disparte e ci godiamo la scena. Non male come inizio pranzo. Per prima cosa ordiniamo un bicchiere di bianco. Adesso le chiacchiere possono iniziare.
Con l’arrivo delle portate, ormai su di giri a causa del vino, pensiamo che oltre a essere incantevole è l’indirizzo giusto per qualsiasi occasione speciale: un pranzo con un’amica, una cena di lavoro, un incontro romantico. Se non volete sfigurare e siete alle prese con caratteri “difficili”, allora il posto è proprio azzeccato.
Cucina all’altezza di ogni situazione. E non siamo certo noi a dirlo. Dal 1957 il Salumaio di Montenapoleone fa storia, spostando la location in angoli di prestigio del quadrilatero, aggiudicandovisi un posto d’onore, tra griffe della moda e nomi altisonanti.
Se non siete pratici della città e ancora non ne avete sentito parlare, beh è arrivato il momento di rispolverare il vostro vestito migliore e andare a fare un giro in uno dei ristoranti-bistrot più blasonati del capoluogo: merita sicuramente una visita. Se il vostro portafoglio è “alle strette” andate solo per vedere il palazzo, oggi casa museo, e ammirare alla gastronomia la bontà dei prodotti tipici, che esposti così, sembrano veri e propri gioielli. La famiglia Travaini, ormai proprietaria da tre generazioni, conserva intatta negli anni l’allure di questo nome assicurandosi, giorno dopo giorno, che la qualità resti all’altezza della fama internazionale raggiunta.