Una vasta chiazza di verde fa da cornice alle sinuosità di una nuova, lussuosa e accogliente struttura dall’architettura curva modernista. L’ennesimo colpo messo a segno in città dal gruppo Marriott Hotel si chiama Sheraton Milan San Siro e fa saltare tutti giù dalla sedia, a bocca aperta. Il nome, che non lascia dubbi, è un richiamo alla zona in cui sorge: quella fieristica, dei padiglioni, delle esposizioni, della gente che va e viene, e dei grandi eventi che fanno vibrare gli “anelli” del Meazza.
L’albergo, che ha portato nel north west side meneghino una ventata di design, eleganza e comfort a tutto tondo, può contare su diverse carte vincenti (la posizione strategica, prima su tutte); eppure uno degli aspetti più interessanti in assoluto riguarda la sua camaleontica, duplice natura: da un lato luogo d’intrattenimento, svago e cucina, dall’altro indirizzo devoto al business e al lavoro.
Una volta dinanzi al civico 21 di via Caldera lo spettacolo è assicurato. Varcata la soglia, gli interni accolgono con un sapiente mix di stili, vestendosi nel complesso di uno di quei look cool tipici degli anni ’60 – compensato però da finiture e colori naturali. I motivi geometrici, poi, rendono dinamici i corridoi, che alternano aree condivise e private e una collezione di ben 310 camere e suite contemporanee. Queste sono un vero battaglione di raffinatezza contemporanea: tinte calde, arredi minimal, stampe sulle pareti ed enormi vetrate che guardano il mondo fuori non possono che farvi dormire sogni tranquilli. E se non fosse abbastanza, sappiate che in uno dei piani si cela un esclusivo Club Lounge (solo per gli ospiti delle Camere e Suite Club): set perfetto per lavorare o semplicemente bere un buon bicchiere d’amaro.
Ventuno, invece, sono le sale riunioni destinate ai meeting, 19 delle quali vantano luce naturale, e 2 le ballrooms che si trasformano secondo le esigenze, a cui si uniscono un giardino unico e una piscina che rendono questi 2000 mq ideali per eventi sociali – con tanto di catering firmato El Patio del Gaucho, Javier Zanetti.
L’aria che si respira allo Sheraton Milan San Siro ha inevitabilmente un sapore internazionale e ogni spazio qui, rigorosamente ampio, è studiato per favorire la socializzazione e la condivisione, caratteristica che si riflette negli esterni e nelle location dedicate alla ristorazione, contaminandole. Le opzioni per rilassarsi e per fare “pause di gusto”, infatti, sono molteplici.
Oltre a una SPA (completa con 4 cabine trattamenti, una SPA suite, un’area umida, relax e snack) e a una palestra con tutte le tecnologie Technogym – perché fa sempre bene rigenerarsi e tenersi in forma – custodisce diverse “isole gourmet” indipendenti, capitanate dalla maestria dell’Executive Chef Luca Nania, dove tradizioni e specialità italiane s’incontrano con trend e culture estere. Il risultato è che ci si sente un po’ in ogni angolo del pianeta.
Ad esempio, El Patio del Gaucho, Javier Zanetti, offre cene e brunch a base di carne e grandi classici argentini, a cui aggiunge piatti di pesce e verdure, concorrendo così al titolo di steakhouse perfetta in città, ma dove si può rivivivere addirittura il glorioso Aperitivo milanese – quello con la “A” maiuscola – grazie alla sinergia con il Silene Bar che prepara ad hoc cocktail di stagione e piatti da condividere per l’happy hour.
Il Silene Bar & Restaurant, a tal proposito, riempie di profumi per tutto il giorno la struttura con un’offerta gastronomica informale e creativa – che dalla colazione va all’aperitivo, passando per il pranzo, e che durante la primavera e l’estate apre le porte al suo fiabesco giardino terrazzato. Il Pool Bar, infine, che s’affaccia nella Pool Oasis, con le sue proposte di Food & Beverage scandisce i tempi di quanti si vogliano rinfrescare a bordo della piscina esterna (accessibile anche al pubblico!).
Insomma, che siate businessmen in viaggio d’affari o inesauribili globetrotter poco cambia: perché tanto allo Sheraton San Siro Milan l’imperativo è “accontentare i gusti di tutti”.