Bello il Colosseo, ma Roma, la città eterna, ha tanto altro da mostrare. A volte ci si dimentica che la storia della Capitale non è rimasta cristallizzata al 476 d.C., Roma ha vissuto gli anni che separano il momento della caduta dell’Impero al presente con la stessa intensità di quelli passati, producendo un patrimonio artistico e culturale che ha dello straordinario. Lasciamo un attimo da parte le imponenti architetture e i monumenti romani per immergerci nel vortice che è la storia più recente della città, una storia che parla di futurismo, di contaminazione con le filosofie d’oltreoceano, di dialogo con il panorama artistico del resto d’Europa e di puro slancio verso il futuro della tecnologia.
Flawless ha selezionato cinque mostre a Roma da vedere a giugno, una serie di tappe per riconsiderare il rapporto tra passato e presente e per vedere la città eterna non più solo come un secolare reperto sottovetro ma come un punto di partenza per immaginare il futuro dell’umanità e le sue evoluzioni.
In Prima Persona Plurale
Museo Macro – Via Nizza, 138
In Prima Perona Plurale è la prima mostra collettiva allestita all’interno della sezione SOLO/MULTI del Museo Macro di Roma. È un’esperienza disorientante, in cui le opere d’arte giocano un ruolo quasi cinematografico e interagiscono con lo spettatore creando un mondo dove i confini tra umano e non umano sfumano nell’indefinito, realtà e finzione si confondono.
Casa Museo balla
Casa Balla – Via Oslavia, 39b
Grande fonte d’ispirazione e punto di riferimento per la storia dell’arte italiana, Casa Balla è un laboratorio di sperimentazione artistica creato da Giacomo Balla e dalle figlie Luce ed Elica. Tra le pareti della casa museo, dove l’artista visse fino al 1929, l’arte investe ogni singolo oggetto con un’esplosione di colori e forme in linea con il Manifesto del Futurismo da lui stesso firmato insieme a Fortunato Depero nel 1915.
Ipotesi Metaverso
Palazzo Cipolla – Via del Corso, 320
Tecnonatura, visori per la realtà virtuale, intelligenza artificiale e filosofia digitale zen, sono alcuni dei punti chiave toccati da una delle prime mostre in ambito internazionale a porsi delle questioni sull’esperienza del Metaverso. Curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, l’esposizione si concentra sulla storia dei “creatori di mondi” da Barocco fino alla contemporaneità, sulle orme delle più importanti correnti di pensiero.
Luis Alberto Alvarez Solis. Lo sciamano sulle orme di Quetzalcoatl
La Gal Effe – Via Velletri, 56
Fino al 15 giugno, gli spazi di Gal Effe ospiteranno una mostra dell’artista messicano Luis Alberto Alvarez Solis, un viaggio sul confine tra il mondo materiale e quello spirituale alla ricerca del leggendario serpente piumato che nella religione azteca era portatore di conoscenza e civiltà. L’artista è testimone con la sua pittura delle tradizioni secolari del suo paese, ma anche delle numerose influenze contemporanee europee e internazionali.
Dieter Kopp – Tradizione e Libertà
Palazzo delle Esposizioni – Via Nazionale, 194
Tradizione e libertà, Allestita presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, è una selezione di opere (prevalentemente oli su tela) dell’artista tedesco recentemente scomparso Dieter Kopp. Nato in Germania ma cittadino onorario della Capitale per i suoi lunghi soggiorni, Kopp si esprime con una pittura che Jean Clair definì “adsenza”, uno stato di sospensione a metà tra presenza e assenza.