Nel cuore dei castelli romani, immerso nel parco naturale di Labico, sorge l’Antonello Colonna Resort & Spa. La tenuta di Valle Fredda, immersa in un parco di venti ettari, circondata da campi di grano e papaveri, castagneti, noceti e alberi da frutto, offre relax, spazio eventi, temporary gallery, ma anche azienda agricola, orto, percorsi naturalistici per lunghe passeggiate fino all’antica via Labicana, restaurata dallo Chef.
Il nostro consiglio? Organizzate al più presto un soggiorno a Labico. Potrete dormire in una delle favolose dodici esclusive camere, degustare i piatti del ristorante stellato, farvi un tuffo nella piscina con acqua termale e concedervi del meritato riposo nel centro benessere. Indimenticabili le albe e i tramonti, la privacy e la discrezione, le opere d’arte, il canto degli uccellini al mattino e la frutta e la verdura coltivate con amore.
Il ristorante del Resort è il luogo in cui la cucina dello Chef Colonna può essere apprezzata nella sua forma più autentica: gustata all’interno di una cornice che amplifica, con la sua peculiare architettura, l’estro creativo di un anarchico ai fornelli. Come la natura, il menù si rinnova e cambia seguendo le stagioni. Nati dalla continua ricerca creativa tra orto e cucina, i piatti di Antonello Colonna sono un omaggio al territorio e alle materie prime e la tradizione, mai tradita, diventa un punto di partenza per la rivoluzione.
Lasciatevi conquistare dal menù degustazione che racchiude alcuni grandi classici dello Chef: si comincia con un benvenuto e si prosegue con “Baccalà mantecato in coppa e bottarga di tonno”. Immancabile il “Negativo di carbonara”: conosciuto in tutto il mondo è uno dei piatti icona di Antonello Colonna. Si tratta di una personale interpretazione della tradizionale ricetta della carbonara, in cui il condimento viene trasportato all’interno dei ravioli, per una vera e propria esplosione di gusto a ogni assaggio. A seguire “Tonnarello fumè e cannellini di Atina” e “Capocollo di maialino croccante– cotto in forno a 180 gradi per 30 minuti e tagliato a tocchettoni; il maiale viene poi appoggiato su di una piastra rovente in modo che la cotenna diventi leggera e croccante – con purè affumicato e mostarda di frutta”. Chiudete in dolcezza con il Diplomatico crema, cioccolato e caramello salato.
Se invece non volete seguire le regole, allora affidatevi al menù à la carte e non perdetevi tra gli antipasti l’”Uovo fritto, guanciale, broccoletti e parmigiano” e la “Pancetta di maialino, farro e mele cotogne”. Tra i primi i “Tortelli di genovese con pere e provolone dolce”. Immancabile tra i secondi un piatto iconico dello Chef: lo “Stufato di verza, lardo, funghi e primo sale”. Il piatto si compone di una quenelle di verza in purezza, formaggio primo sale di pecora grattugiato, funghi porcini. A coprire il tutto, lardo tagliato che si scioglie direttamente sul piatto con il calore della verdura e tartufo nero di Norcia a listarelle. Una vera delizia che valorizza una verdura semplice e saporita. Buon appetito!