Nel cuore di Roma, il Ristorante Il Pagliaccio vi farà vivere un’esperienza intima, ricercata e indimenticabile. Il percorso sensoriale inizia con i piatti dello Chef Anthony Genovese che con grande creatività porta in tavola una cucina che abbraccia diversi sapori e profumi. “La mia cucina fotografa la mia vita, le mie esperienze, la mia formazione, la mia visione di futuro. E’ una cucina molto personale, ma allo stesso tempo molto focalizzata sul cliente, con il quale si instaura empatia e fiducia durante un percorso degustazione, come tra due persone che insieme compiono un viaggio”. In sala, il Restaurant Manager Matteo Zappile e il suo team, vi racconteranno ogni preparazione e ingrediente dei piatti proponendo un percorso di abbinamento vini adatto a esaltare creazioni così articolate.
Photocredit@Ilpagliacciofacebook
Recentemente, il Pagliaccio ha cambiato volto, a partire dall’eliminazione del tovagliato. I tavoli ritornano alla loro forma originaria per lasciar parlare i materiali e vestirsi solo dei piatti. Rinnovata anche la mise en place, con posaterie e ceramiche orientali ricercate ed esclusive. L’ambiente è caldo, accogliente: legno, ferro, luci soffuse, richiamano seppur in forte contrasto, armonia di colori, stili in continua evoluzione, delineando una personalità mutevole che guarda all’esterno con curiosità e lungimiranza.
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Il Pagliaccio propone quatto percorsi degustazione a sorpresa. Il primo è il “Circus”, un viaggio da oriente ad occidente che non conosce confini, ma legami di emozioni e sapori incentrati sul piatto. Scegliendolo vivrete l’attualità creativa dello chef, frutto delle sue tante esperienze internazionali. Dieci portate servite per tutti i partecipanti al tavolo. “Orme” invece è sentimento, calore, un viaggio che traccia la via di casa, costellato di fermate che richiamo ricordi. Con questo menù potrete assaggiare alcuni piatti storici dello Chef. Otto portate servite per tutti i commensali che prendono parte alla cena. Vi è poi “Terrae”, un menù interamente dedicato all’elemento vegetale. In questo caso sono sei le portate servite. C’è infine anche “Intermezzo”, quattro portate che possono arrivare da tutti gli altri menu, e che normalmente viene servito solo a pranzo.
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I piatti e l’ordine delle portate, per ognuno dei quattro menù degustazione, vengono decisi al momento, a seconda del percorso in cui lo chef desidera guidare i suoi ospiti, costruito sulla base delle esigenze e delle personalità dei commensali. È così che ogni piatto si trasforma in una sorpresa, nell’attesa di scoprire il piatto successivo, e così ancora fino alle fine del viaggio. Per darvi un’idea delle emozioni gustative che proverete appena varcata la soglia de Il Pagliaccio ecco alcuni piatti preparati negli anni. Tra gli antipasti menzioniamo il “Fegato grasso e ricciola”, l’”Ostrica in verde e la burrata” e il “Calamaro arrosto e il rabarbaro”. Tra i primi, gli “Spaghetti mediterranei e stoccafisso”, i “Cannelloni di zucchine e polpo” e i “Fusilli, porro e mandorle”. Infine, tra i secondi, l’“Anatra laccata e prugne”, le “Triglie, melanzane e finocchi”, il “Maiale, servito con chutney di mele”. Non vi resta che prenotare e lasciarvi sorprendere dalla creatività dello Chef!