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Classifiche Magazine

Le Mostre a Torino da Vedere a Dicembre

I cinque indirizzi artistici della Sabauda da non perdere questo inverno

Il mese di dicembre si rivela un periodo straordinario per immergersi nella cultura e partire alla scoperta di un’incantevole stagione artistica, con mostre che si trasformano in autentiche oasi di ispirazione durante le festività. Torino offre delle imperdibili alternative alla frenesia cittadina a chiunque cerchi una fuga dalla caotica atmosfera prenatalizia.

Noi della redazione di Flawless abbiamo selezionato accuratamente gli indirizzi artistici da non perdere per salutare in bellezza il 2023: insieme esploreremo le cinque mostre che trasformano la città in un palcoscenico artistico e storico che vi farà immergere in magiche e inedite atmosfere.

Hayez: L’officina del pittore romantico

Galleria civica d’arte moderna e contemporanea – Via Magenta, 31

CHIAMANAVIGATORE

La GAM di Torino ospita per questo mese un’entusiasmante fusione di arte, storia e politica, celebrando il genio romantico di Francesco Hayez. Il percorso espositivo esplora il mondo dell’artista all’interno della sua officina pittorica, rivelando al pubblico le tecniche e i segreti di uno dei più grandi maestri della pittura moderna. Attraverso sezioni disposte in ordine cronologico, che attraversa gli anni formativi di Hayez tra Venezia e Roma, si approda a una sezione speciale dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, l’opera più ambiziosa e impegnativa dell’artista. Ripercorrere l’intensa storia biografica e il percorso creativo di questo indiscusso protagonista del Romanticismo, sarà un’esperienza impagabile.

Sarah Sze: Metronome

Officine Grandi Riparazioni – Corso Castelfidardo, 22

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Fino all’11 febbraio 2024, presso la METRONOME, si tiene la prima personale in un’istituzione italiana dell’artista statunitense Sarah Sze. L’installazione offre un’immersione nella complessità della poetica dell’artista, che fin dagli anni Novanta ha sviluppato un linguaggio visivo capace di sfidare la staticità della scultura e di rappresentare l’esplosione di informazioni che caratterizzano il nostro presente. Il lavoro di Sze sembra navigare e rimodellare l’incessante flusso di informazioni della vita contemporanea attraverso costellazioni di oggetti e una proliferazione di immagini che evoca il processo generativo della creazione di immagini in un mondo in cui il consumo e la produzione sono sempre più interdipendenti.

Liberty: Torino Capitale

Palazzo Madama – P.za Castello

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L’esposizione presenta circa un centinaio di opere che evidenziano il ruolo cruciale di Torino nello sviluppo del movimento Liberty. Questa forma d’arte, nel contesto della capitale sabauda, ​​diventa il centro di una narrazione che ricade su ogni aspetto della vita e della società, plasmando un’esperienza architettonica e artistica la cui influenza si estende a livello globale. L’allestimento, coinvolgente ed emozionante, consente di comprendere appieno i processi creativi nell’architettura e nell’estetica liberty, evidenziando in particolare la linea strutturale della natura, fonte eterna di ispirazione per la creazione di forme.

Trad u/i zioni d’Eurasia

MAO Museo di Arte Orientale – Via San Domenico, 11

Frontiere liquide e mondi in connessione: la mostra “Traduzioni d’Eurasia” esplora i concetti di traduzione, trasposizione e interpretazione culturale, attraverso una selezione di oggetti provenienti dall’Asia occidentale, centrale e orientale. Duemila anni di cultura visiva e materiale tra Mediterraneo e Asia Orientale s’incontrano in questa straordinaria esposizione, che invita a riflettere sui fenomeni legati alla circolazione materiale e immateriale, alle trasformazioni di significato e alla fruizione avvenute tra i due continenti nel corso dei secoli.

“Icona callas”: il centenario

Università degli Studi di Torino – Via Giuseppe Verdi, 8

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In occasione del centenario dalla nascita di Maria Callas, l’Università di Torino celebra l’evento con “Icona Callas”, un ricco programma di iniziative come mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno di studi internazionali. Il programma si apre con una serie di masterclass per ripercorrere la biografia di Maria Callas attraverso immagini senza tempo: il soprano diventa un personaggio da tragedia greca e al contempo una superstar. Il 17 dicembre, nel Palazzo del Rettorato, inaugurano: la mostra fotografica Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo; l‘installazione video Seven Deaths di Marina Abramović; la mostra in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi Callas/Medea. Storia di un disco; 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci per la sua graphic novel Io sono Maria Callas.

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