“Abbiamo fatto la storia e adesso andiamo a mangiare” disse Cavour dopo aver letto il proclama di guerra contro l’Austria. E sapete dove andò? Proprio al Ristorante Del Cambio, il suo preferito, collocato sulla stessa piazza di Palazzo Carignano, sede del parlamento del Regno di Sardegna prima e poi parlamento dell’Italia Unita.
La storia di questo ristorante, nato nel 1757, parla da sé: faro della gastronomia torinese da secoli anche oggi continua a essere un punto di riferimento per tutto il capoluogo piemontese. In particolare dal 2014, data di inizio del “nuovo corso” che ha visto un profondo restauro degli interni e l’affidamento della cucina al giovane e stellato chef Matteo Baronetto.
Oggi il ristorante Del Cambio si presenta come il massimo rappresentante dell’eleganza e della raffinatezza sabauda: alti specchi che corrono lungo le pareti, sontuosi lampadari in cristallo, stucchi e velluti. L’atmosfera va sicuramente molto vicino a quella che doveva respirare Cavour durante i suoi pasti.
Se l’ambiente è caratterizzato da quel fascino d’antan senza tempo, anche i piatti, in un certo senso, ripercorrono la storia della gastronomia torinese attraverso due menù degustazione. Il primo è consacrato alla tradizione, con i piatti più classici che ci si potrebbe aspettare da un’istituzione come questo ristorante, dal vitello tonnato al bollito misto passando per l’agnolotto. Il secondo menù invece, è quello più audace in cui lo chef Baronetto affianca alle versioni tradizionali dei grandi classici le sue reinterpretazioni decisamente più contemporanee.
Il menu à la carte, rispecchiando la filosofia Del Cambio, si muove agilmente fra passato e presente con piatti senza tempo frutto dell’estro e dell’improvvisazione ragionata dello chef Baronetto.
Lasciatevi conquistare dal fascino del tempo in una delle location storiche più belle d’Italia e rivivete i grandi sapori dell’Italia del conte Cavour.