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Come ottenere i massimi benefici dalla dieta mediterranea

La dieta mediterranea, diventata da alcuni anni Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è un tipo di alimentazione completa e bilanciata, basata sul consumo di pietanze preparate con una grande varietà di legumi, cereali, verdura, frutta, carne e pesce.

Ritenuta una delle diete più sane, in tempi recenti la dieta mediterranea ha subito mutamenti e contaminazioni che l’hanno resa meno in linea con le esigenze dell’organismo e che l’hanno, in qualche modo, snaturata. Nel nostro Paese, ad esempio, a causa dell’eccessiva presenza nei menù di carne, pane, pasta, patate e formaggio, risulta oggi fortemente sbilanciata.

Per ottenere i massimi benefici da questo tipo di alimentazione, è dunque necessario, per prima cosa, tornare a portare in tavola alimenti ben bilanciati. Inoltre, alcuni nutrizionisti abbinano alla dieta mediterranea dei periodi di digiuno intermittente.

Che cos’è il digiuno intermittente

La dieta basata sul digiuno intermittente è un metodo che consente non solo di perdere peso, ma anche di rigenerare le cellule, alternando periodi di digiuno a periodi durante i quali ci si alimenta.

A fianco ai programmi che prevedono alternanze di 16 ore di digiuno a 8 di alimentazione o di 24 ore settimanali di digiuno ai restanti giorni caratterizzati da un’alimentazione tradizionale, si colloca una varietà particolare di digiuno intermittente, il quale prende il nome di dieta mima digiuno (DMD), ideata dal professor Valter Longo, direttore, presso l’University of Southern California del Longevity Institute. Questo tipo di dieta consente al corpo, grazie all’assunzione dei prodotti Prolon, una linea di integratori e di prodotti nutrizionali a base vegetale, di entrare in uno stato di digiuno anche senza smettere realmente di mangiare.

La dieta mima digiuno è un programma alimentare, da seguire per 5 giorni o 24 ore, sviluppato da scienziati di livello mondiale. In base alle proprie preferenze e preferibilmente a seguito di un consulto medico, attraverso dei kit si riceve tutto ciò che occorre per seguire il piano alimentare.

Alternare la dieta mediterranea alla dieta con digiuno intermittente

Il digiuno intermittente, benché secondo alcuni studiosi, risulti benefico per l’organismo nel suo complesso, non può essere protratto a lungo nel tempo. La dieta mima digiuno, per fare un esempio, non può essere protratta per più di 5 giorni consecutivi e può essere ripetuta, in base alle indicazioni del medico o del nutrizionista, dalle 2 alle 12 volte all’anno.

Per ottenere i massimi benefici, è possibile abbinare questi pochi giorni di digiuno intermittente a una dieta sana ed equilibrata come quella mediterranea.

Come seguire una dieta mediterranea davvero genuina

La dieta mediterranea è stata oggetto di studio, intorno agli anni Sessanta e Settanta, da parte degli scienziati statunitensi Margaret e Ancel Keys, i quali hanno anche coniato il termine con il quale è oggi conosciuta. Ad attrarre la loro attenzione era stata, in un primo tempo, la bassa incidenza di patologie cardiache tra gli abitanti di Pollica.

La ricerca mise in luce una correlazione tra la salute dei pollichesi e la sana alimentazione da essi seguita. Quest’ultima era basata, nello specifico, sul consumo di frutta e verdura, pane e pasta, olio extra vergine, pesce, poca carne e, soprattutto, di un vero e proprio superfood: i legumi.

Affinché risulti davvero sana ed equilibrata, la dieta mediterranea deve garantire, tramite il perfetto abbinamento dei cibi, un apporto equilibrato di carboidrati, proteine e grassi. In particolare, le percentuali ottimali sono le seguenti:

  • dal 55 al 60% di carboidrati, da assumere preferibilmente tramite il consumo di cereali integrali;
  • dal 25 al 30% di grassi, preferibilmente contenenti acidi monoinsaturi;
  • dal 10 al 15% di proteine animali e vegetali.

Cosa portare in tavola

Per riuscire a seguire una dieta mediterranea sana ed equilibrata, è necessario, per prima cosa, fare attenzione alle porzioni di alimenti consumati durante la giornata. In particolare, è necessario preparare i pasti principali in modo tale che includano:

  • 2 o più porzioni di verdura;
  • 1 o 2 porzioni di cereali;
  • 1 o 2 porzioni di frutta.

A questi alimenti vanno aggiunte:

  • quotidianamente: 3 o 4 porzioni di olio EVO, 2 o 3 porzioni di latte, yogurt e suoi derivati, e 1 o 2 porzioni di frutta secca o olive;
  • settimanalmente: 2 o più porzioni di legumi, 2 o più porzioni di pesce o crostacei, 2 o 3 porzioni di uova, 1 o 2 porzioni di pollo, meno di 2 porzioni di carne rossa e di dolci.

Le spezie possono essere utilizzate al fine di ridurre il consumo di sale.

Le cattive abitudini da evitare

Tra le cattive abitudini da evitare, tanto radicate in Italia, rientrano l’eccessivo consumo di carboidrati e quello di carne rossa. Attenzione anche al consumo eccessivo di frutta, la quale è molto ricca di zuccheri.

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