Piazza della Repubblica è uno dei punti nevralgici di Firenze. Nel corso dei secoli ha cambiato faccia moltissime volte, eppure ai nostri giorni ha conservato un’elegante, sofisticata atmosfera ottocentesca che la rende una delle location preferite (oltre che una tappa obbligata) per tutti coloro che visitano la città. Sulla piazza si affaccia un caffè non meno storico di tutti gli altri monumenti, frequentato nei giorni che furono da illustri avventori come D’Annunzio, Papini, Montale, Saba e Pratolini. Stiamo parlando del Caffè Paszkowski.
Aperto nel lontano 1846, con il nome di Caffè Centrale, il Paszkowski assunse il suo attuale nome solo nel 1903, quando fu acquisito dalla Società Carlo Paszkowski & C., uno dei più antichi marchi di birra della Toscana, che lo trasformerà in caffè concerto, allietando per molti anni fino ai nostri giorni le serate fiorentine. Alla sera, ci si vestiva bene, si andava al caffè e si ascoltava la musica dal vivo sorseggiando bevande con nomi molto meno esotici e complicati di quelle che sorseggiamo noi oggigiorno. Un piacere che, per fortuna, non è cambiato.
La tradizione non invecchia al Paszkowski, anzi, rimane giovane senza alterarsi. L’ambiente principale del caffè è quello della sala da tè, un vasto salone decorato, sul fondo, da un trompe-l’œil affrescato da Carlo Capanni, proprio accanto al grande pianoforte a coda dove si esibiscono le band dal vivo. La sala conserva ancora gli arredi originali di un tempo ed è una delle più grandi di tutta Firenze.
Il Caffè è una meta perfetta per ogni ora del giorno. Il suo forte è ovviamente l’area della caffetteria classica, dei tè e degli infusi e soprattutto della pasticceria, sempre fresca. Ma non manca mancano sostanziose colazioni continentali, opzioni per l’aperitivo, la merenda e anche per pranzo e cena con un menù che riassume tutti i grandi classici della tradizione italiana con pasta e degli ottimi secondi, declinabili in versione gluten-free e con opzioni vegetariane.
La chiave del successo sembra essere duplice: qualità e semplicità. Un credo al quale il Paszkowski ha aderito per tutti gli anni della sua lunga vita. Un pranzo, una colazione o anche un semplice caffè al bancone con un pasticcino vi faranno sentire pienamente immersi nello spirito dell’eleganza fiorentina. Una tappa che non potete decisamente perdervi.