Diciamoci la verità: chi ha voglia, in un freddo pomeriggio di febbraio, di alzarsi dal divano per andare a scoprire il panorama artistico che offre la meravigliosa Firenze? Ad essere onesti, non vi biasimeremmo: se non si trovassero le occasioni giuste, nessuno rinuncerebbe a pop-corn e serie tv sul divano per uscire di casa e andare a visitare una mostra. Ma è proprio a questo punto che interviene la nostra redazione! Abbiamo cercato per voi le migliori esperienze artistiche fiorentine da non perdere questo mese, e fidatevi, valgono assolutamente la pena! Non fate i pigri, febbraio ha in serbo per voi viaggi surreali tra street art ed esperienze sicuramente extra-ordinarie: lo sapevate che dai jeans si possono creare incredibili sculture?
Non esitate a scorrere!
Kraita317. Different Might be Everything – Museo Novecento
P.za di Santa Maria Novella, 10
“Different Might be Everything” è il nome dell’opera site specific realizzata dallo street artist Kraita317, nata in collaborazione con la Street Levels Gallery. L’intera produzione dello street artist rimanda a dialoghi introspettivi e personali che non necessitano dell’uso della parola, e nell’utilizzo di materiali diversi tra loro, che si uniscono in una coesione che celebra lo scenario urbano dal quale provengono, e allo stesso tempo, donano nuove contaminazioni all’opera. A fare da legante è la celebrazione dell’arte: un appuntamento imperdibile per addentrarsi nel mondo della street art.
Afran. Vestis – Museo de’Medici
Rotonda del Brunelleschi
In occasione di Pitti immagine uomo, il museo de’Medici apre le sue porte a “Vestis” evento espositivo di Afran; artista contemporaneo che lavora con materiali tessili inusuali e originali. Vestis vuole indagare l’evoluzione della rappresentazione umana tramite la realizzazione di busti e opere pittoriche realizzate in Denim, tessuto che riporta a temi underground o alternativi ma che in realtà rappresenta a pieno il nostro tempo in quanto prodotto dell’avanguardia, sinonimo di globalizzazione e simbolo di democrazia. Per l’artista il denim non è soltanto un tessuto con cui vestire o rivestire l’opera ma è materia plastica viva che prende forma, concreta e duttile per creare forme ed espressioni.
Post Print Media – Fondazione Il Bisonte
Via di S. Niccolò, 24rosso
Dodici artisti, diversi per formazione, ricerca ed esiti formali, sono i protagonisti della collettiva Post Print Media, a cura Silvia Bellotti, che indaga l’urgenza di ampliare i confini precostituiti imposti dai media tecnici e stilistici della disciplina artistica. “Ciò che accomuna gli artisti in mostra è la capacità di decostruire e frammentare il medium attraverso una serie di pratiche, azioni, sperimentazioni e linguaggi in grado di far emergere la differenza tra i vari stili”, spiega la curatrice. Un appuntamento imperdibile per immergersi nell’avanguardia culturale che mescola arte e tecnologie moderne.
Lucy Jochamowitz. Costruire la casa – Crumb Gallery
Via S. Gallo, 191/r
La casa è la dimora, è il focolare, e la natura fatta di acqua, terra, aria ed esseri viventi, è la nostra dimensione primaria. Costruire la Casa è la mostra di Lucy Jochamowitz che sprona alla conoscenza di sé stessi: “solo imparando ad amarci, a guarire noi stessi dalle ombre degli errori e dei fallimenti, possiamo aprirci verso gli altri, a una nuova capacità di rispondere alla vita. Solo così la nostra CASA sarà salva” spiega l’artista. Un viaggio alla scoperta e alla ri-scoperta dei luoghi naturali ed interiori che ci fanno sentire amati.
Storytelling a Firenze – Saloni ContestaRockHair
Via dell’Albero, 18
Farsi taglio, piega e colore visitando una mostra d’arte: nei quattro saloni di ContestaRockHair, insolita location per Storytelling, collettiva itinerante con le opere di 15 artisti internazionali, sarà possibile sperimentare una nuova concezione di street art. ContestaRockHair, in linea con i propri principi di connessione tra arte e strada, tra vita urbana e spazi aperti in continuo movimento, celebra la street art e i suoi protagonisti proponendo un’esposizione contemporanea imperdibile nei suoi quattro saloni fiorentini.