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Lifestyle

I Dolci di Pasqua della Tradizione Italiana

Un viaggio regionale alla scoperta delle golosità pasquali del Bel Paese

Regione che vai, specialità che trovi. Breve, ma perfetta descrizione del nostro Stivale, terra ricca di storia, cultura e tradizione gastronomica che, dal mare alla montagna, dalla città alle colline racconta le sue diverse sfaccettature, lungo un intreccio di saporisuggestioni colori. Dolci leccornie tutte da scoprire che, in occasione delle festività, svelano i segreti di una cucina dal profumo di casa, prediligendo prodotti e materie prime che caratterizzano il territorio regionale.

Un excursus gourmand che, durante il periodo pasquale, ci accompagna da Sud a Nord del Bel Paese, alla scoperta di tavole imbandite e di quei dolci tipici capaci di conquistare cuore e palato, nel segno di convivialità e condivisione. Dalla Sardegna al Veneto, dalla Sicilia alla Toscana, Flawless ha selezionato alcuni tra i dolci di Pasqua della tradizione italiana che non possono assolutamente mancare nel vostro menu: peccati di gola da assaporare lentamente, magari in accompagnamento a un vino da dolce, liquore o amaro, per un brindisi in onore del “buono e del bello” della Penisola.

SICILIA | CASSATA SICILIANA

I Dolci di Pasqua della Tradizione Italiana

Dolce tipicamente pasquale, la Cassata siciliana è diventata, con il passare del tempo, uno dei simboli della pasticceria tradizionale della Trinacria, da assaporare anche tutto l’anno. Una specialità nata per celebrare la festività di Pasqua dopo i sacrifici quaresimali che prende il nome dal termine arabo Quas’at, a indicare una grande scodella tonda. Un intreccio di sapori e consistenze sfaccettate, che mescola la cucina saracena e i suoi sapori con i golosi ingredienti della tradizione sicula, come il pan di Spagna, il cioccolato e la ricotta; un dolce da gustare anche con gli occhi, grazie alle decorazioni realizzate rigorosamente a mano che denotano la sua speciale artigianalità, tra frutta candita, pasta di pistacchi e marzapane. Una conclusione perfetta per il tradizionale pranzo di Pasqua, in compagnia di un’altra eccellenza siciliana: un bicchiere di Averna, l’autentico amaro nato da questa terra baciata dal sole e accarezzata dalle onde, che sprigiona note di arancia e liquirizia, mirtillo, ginepro, rosmarino e salvia. Un’infusione di agrumi, erbe mediterranee e spezie, ottenuta con il metodo tradizionale nella storica sede di Caltanissetta nel cuore della Sicilia e capace di offrire un’inedita drinking experience nel dopo pasto. Per un’esperienza di gusto indimenticabile c’è un modo perfetto per degustare Averna che in pochi semplici passaggi esalta tutti gli aromi della ricetta: versare l’amaro nel bicchiere con tre cubetti di ghiaccio, spremere una scorza d’arancia per sprigionare gli oli essenziali e degustare a piccoli sorsi, lasciando che le sue note agrumate e speziate facciano vivere al palato un’esperienza sensoriale unica.

SARDEGNA | PARDULAS

I Dolci di Pasqua della Tradizione Italiana

Photo credit @blog.giallozafferano.it

Dolcetti pasquali tipicamente diffusi in tutta la regione della Sardegna, queste deliziose tortine possono vantare diverse forme, da piccoli cestini a soli raggianti. Conosciute come casadinas nel Nord e pardulas de arrescottu nel Sud dell’Isola, le Pardulas racchiudono un’esplosione di sapori e profumi tipici del territorio, con un tradizionale ripieno di ricotta fresca di pecora, aromatizzata con zafferano. A questi due immancabili ingredienti, per la ricetta classica, si accompagnano uova, semola, latte, scorza di limone e d’arancia; la Sardegna in un morso, un’esplosione di gusto da abbinare a un bicchierino di mirto Zedda Piras, rigorosamente ghiacciato. Un liquore genuino che raccoglie i profumi della macchia mediterranea, secondo l’antica ricetta che prevede l’utilizzo esclusivo di bacche nate e raccolte a mano dal cuore più impervio dell’isola, lavorate poi all’interno dello stabilimento di Alghero. Il “nettare degli dei” isolano, per un autentico brindisi pasquale, dall’anima sarda. E per i palati più esigenti, dai mirteti della splendida oasi WWF del Monte Arcosu, nasce la versione esclusiva Zedda Piras Monte Arcosu, un mirto dal profumo ancora più intenso, un gusto strutturato e un’aroma persistente e di grande finezza.

LAZIO | PIZZA SBATTUTA

I Dolci di Pasqua della Tradizione Italiana

Photo credit @blog.giallozafferano.it

Tradizionale dolce pasquale nato per soddisfare l’appetito durante la prima colazione, la Pizza Sbattuta celebra originariamente la fine della quaresima, quindi, del digiuno, proponendosi come ricca e sfiziosa leccornia a base di pan di spagna, al palato leggerissimo, da spolverare con del semplice zucchero a velo o da ricoprire con uno strato goloso di marmellata o crema. Il termine “sbattuta” deriva dalla sua storica lavorazione – “come nonna comanda” – che prevede lo sbattimento delle uova a mano per circa un’ora, in modo da ottenere un composto omogeneo – arricchito dalla scorza di limone -, pronto per la lievitazione naturale che rende questa pizza irresistibilmente soffice. Uno sfizio per il palato, simbolo della genuinità e della spontaneità della più classica cucina laziale che, in occasione delle festività pasquali, può essere addolcito da un sorso vellutato di Moscato Terracina DOC, etichetta regionale originaria della litoranea meridionale laziale.

TOSCANA | SCHIACCIATA PASQUALE

I Dolci di Pasqua della Tradizione Italiana

Photo credit @pisatoday.it

La Schiacciata pasquale toscana affonda le sue radici nel lontano Ottocento, quando le famiglie contadine preparavano questo dolce in occasione della Quaresima, sfruttando l’elevata quantità di uova che venivano schiacciate – o meglio, “sticciate” in dialetto – e unite allo zucchero. Una leccornia profumata, aromatizzata con semi di anice e liquori locali, come rosolio di menta e maraschino, da assaporare in ogni momento della giornata, dalla colazione alla merenda, fino al dopocena. Per una combinazione vincente, vi consigliamo un bicchierino di Vin Santo Tiberio, dall’eleganza e dalla morbidezza di una tradizione storica racchiusa nelle migliori uve autoctone toscane, per celebrare la regionalità nei suoi sapori e profumi più autentici, lungo un godurioso appuntamento enogastronomico.

VENETO | FUGASSA

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Photo credit @scattidigusto.it

Fugassin fugassa, la leggenda narra che questo dolce della tradizione pasquale veneta venne creato da un fornaio trevisano che, in occasione di questa festa, aggiunse al classico impasto del pane uova, burro e zucchero, ottenendo, così, un lievitato soffice e goloso. Un’alternativa “popolana” che ben presto venne preparata anche nelle pasticcerie d’eccellenza della regione, arricchendo la ricetta originale con una maggiore lievitazione per dare all’impasto un risultato ancora più morbido e avvolgente. Dall’intenso aroma che può variare dal sentore di marsala a note più agrumate, la fugassa viene cotta in stampi che ricordano quelli della Colomba lombarda o del Panettone, a seconda della zona geografica; un ottimo dolce pasquale da abbinare a due etichette di Passito locale, il Torcolato Breganze 2017 Maculan prodotto esclusivamente con uva Vespaiola in purezza e il Torcolato di Breganze Firmino Miotti 2016, dalla grande avvolgenza e freschezza, in cui riconoscere il profumo vellutato di albicocche e datteri, con sentori di miele e frutta secca.

LOMBARDIA | COLOMBA

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Photo credit @lacucinaitaliana.it

Dolce pasquale per eccellenza, famoso in tutta la Penisola, la Colomba ha un’origine strettamente lombarda che vede intrecciarsi numerose leggende; una prima testimonianza affonda le sue radici a Pavia, nel lontano VI secolo, quando, durante l’assedio della città da parte di Re Alboino, un mercante donò a quest’ultimo – in segno di pace – un dolce proprio a forma di colomba. Un episodio che anticipa una storia più recente, risalente ai primi del Novecento, quando, una nota azienda milanese inventò un dolce dall’impasto simile al Panettone meneghino, per arricchire il menu della festività pasquale. Ad oggi, la Colomba si fa testimone di una tradizione pasticcera semplice e artigianale: un morbido lievitato arricchito dai classici canditi e da una leggera glassa con mandorle croccanti. Disponibile anche nelle sue versioni più contemporanee, farcite con creme e frutta disidratata o secca, la Colomba si abbina perfettamente a due speciali etichette di Franciacorta, prodotte tra le affascinanti colline bresciane; lo spumante Franciacorta Demi Sec DOCG “Nectar” è il prodotto della storica cantina Bellavista, ottenuto da una rara e pregiata selezione di grappoli appassiti in pianta, mentre il Franciacorta Demi Sec DOCG “NUVOLA” racconta l’anima del territorio Bersi Serlini, dalle note dolci e agrumate e dalla piacevole effervescenza.

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