Nel centro storico di Milano, in una delle vie più lussuose della città, si trova Il Baretto. Aperto ufficialmente agli inizi degli anni ’60, in principio era un american bar (da cui il nome) in via Sant’Andrea. Si dice che debba la sua fama a Eugenio Montale, che l’aveva reso uno dei suoi luoghi d’elezione; D’altronde Il Baretto era un cult della Milano bene dell’epoca: frequentato da personaggi dell’arte e del cinema, acquisisce sempre più notorietà e diventa un ristorante, che nel tempo riceverà il riconoscimento di Bottega Storica; Si trasferisce quindi all’hotel Baglioni, dove rimane fino quando, nel febbraio di quest’anno, durante la MFW, annuncia la nuova apertura in Via Della Spiga 26.
La cucina, anch’essa fedele alla tradizione che l’ha resa celebre in tutto il capoluogo lombardo, propone le specialità meneghine in chiave moderna, per andare a creare un menu che annovera piatti di diversa ispirazione. Le pietanze, realizzate con materie prime di qualità eccelsa, vengono lavorate con arte senza mai eccedere nelle preparazioni. Tra i piatti imperdibili: il Riso al Salto, le Polpettine di Vitello, la Cotoletta alla Milanese, l’Ossobuco…e molto altro.
Il progetto è stato concepito dall’architetto Roberto Bellantoni, alla guida di Revolution archstudio. L’idea, come spiega Bellantoni, era quella di creare un luogo che incarnasse lo spirito di un club londinese in uno “stile inglese 2.0”. Si giunge quindi all’ideazione dell’upgrade di Il Baretto al Baglioni, creando un ristorante in risalto nella scena non solo milanese, ma anche internazionale. Il DNA inglese viene reinterpretato in chiave tutta italiana, proiettando i clienti in quella che sembra una sofisticata serra londinese, con strutture in ferro lasciate a vista all’esterno. Il gusto raffinato dell’arredamento si riflette anche sui virtuosismi delle piante, che richiamano la tranquillità di campagna filtrando le varie zone e modulando la luce.
Grazie allo studio e alla collaborazione di Zagaria (il proprietario) e Bellantoni, il buon gusto approda nel centro storico della città, in un salotto vintage con ambienti di raccolta eleganza e atmosfera raffinata. Ma nonostante gli anni trascorsi, e il continuo reinventarsi, rimane sempre l’origine de Il Baretto: un camino bifacciale divide chiaramente un ambiente più raccolto ed intimo, con il bar che offre uno spettacolo visivo unico, da una spaziosa sala in cui è possibile godere della vista diretta sulla serra. La ricercatezza degli ambienti non si ripercuote però sull’accoglienza calorosa e sul piacevole servizio informale del locale.