Premetto che ho un debole per la cucina messicana: fajitas, nachos, tacos, jalapenos, guacamole e ovviamente Margarita, rigorosamente a fiumi. Così, quando lo scorso giugno ho saputo dell’apertura di un nuovo ristorante messicano mi sono fiondata in avanscoperta: Canteen è un posto unico che conquista al primo sguardo, seduce alla prima portata e fa irrimediabilmente capitolare al primo drink.
Dietro a una facciata rivestita in acciaio con unica indicazione di una “calaca” (tradizionale raffigurazione di un teschio o scheletro) si apre maestoso uno splendido cortile adornato da un lussureggiante giardino verticale. Più che perfetto nelle assolate giornate estive e altrettanto idilliaco quando riscaldato, con i tavoli in maioliche che si illuminano di decine di candele.
Scendendo le scale in legno e cristallo rimarrete nuovamente sorpresi: il locale è abbellito da pavimenti in legno decorati a mano, muri con mattoni a vista, tavoli in pietra lavica. Splendidi lampadari in vetro soffiato di Venini, accompagnati a trasgressive luci al neon, regalano una luce soffusa e un’atmosfera complice.
Nulla è lasciato al caso, ovunque ci sono dettagli ricercati e curati, frutto della grande esperienza di ospitalità di Luca (il suo “zampino” anche al Petit Bistrot e al Ricci). Il Canteen non è solo forma, ma anche deliziosa sostanza. Il Tequila Bar ha sede in un bancone in alabastro retroilluminato, nel quale il noto mixologist sudamericano Juan Carlos Gomez ha appositamente ricercato e selezionato oltre 100 etichette di pregiata tequila ed eccellente Mezcal.
La cucina è guidata dallo chef David Blanco, originario di Città del Messico, che propone i più classici e noti piatti messicani oltre ad antiche ricette della tradizione regionale. Ogni piatto è autentico, un perfetto equilibrio di sapori e autenticità degli ingredienti, sempre freschissimi. Vado pazza per le fajitas di pollo e manzo e per la ceviche (a base di polpo, con avocado, pomodoro, cipolla rossa, jalapenos, coriandolo e lime), e non posso mai finire senza churros al cioccolato… più che altro non si può certo finire senza festa: due consolle – all’interno e all’esterno del locale – ospitano Dj che dopo cena alzano il volume facendo ballare gli ospiti tra i tavoli (e ovviamente anche sopra!).
Come dire, “quel che succede al Canteen, resta al Canteen”. Davvero #Flawless.