Riservato, appariscente il giusto e apprezzabile fino in fondo solo una volta varcata la soglia d’ingresso, Elite, il secondo locale aperto dell’esplosivo duo Ennio Lettera e Alessio di Falco in Via Panfilo Castaldi 35 è nato con la camicia, e non una qualsiasi, ma un capo firmato con la preziosa esperienza del mentore che il 30 aprile scorso gli ha fatto da apripista sulla scena della ristorazione e della miscelazione milanese, il Kilburn.
Elite è la Perla Nera di Porta Venezia, un veliero del fine dining che di pirata ha mantenuto solo il fascino ottocentesco e un occhio che ama il luccichio cupo e aristocratico dell’oro. Non si è risparmiato Alessio nella ricerca di pezzi d’arredamento che abbracciassero lo charme del ristorante, visitando giornalmente innumerevoli antiquari per aggiudicarsi solo il meglio sul mercato delle antichità di Milano. Scova vecchi specchi e cornici smaltate d’oro, una console con incantevoli dettagli in madreperla e lampadari in puro cristallo certificato. Ma c’è un elemento in sala a cui piace rubare la scena, elegantissimo nella sua veste da American Fifties’, il bancone bar cattura lo sguardo dell’ospite con un ipnotico gioco di luci sulla bottigliera.
È ricercato, affascinante, nuovo di zecca, ma con un senso di vissuto che gli dona un’anima del tutto originale, si dice addirittura che in uno degli specchi in sala viva un fantasma (che, aggiungiamo noi, deve aver scoperto un’incontenibile passione per le atmosfere mondane di Porta Venezia, i distillati e il sushi di qualità). A proposito di food & spirits, vale la pena fare un breve excursus sull’offerta a cinque stelle del locale di Alessio di falco, perché a Milano non troverete niente di paragonabile. Un’ottima scelta per iniziare la cena rinfrescando il palato è la selezione di crudi del Plateau Elite, che vi porterà in viaggio tra le architetture arabesche di Mazara del Vallo e i labirinti lagunari della Francia del Nord. Tartare, nigiri, sashimi e carpacci vengono serviti all’ospite nella loro essenzialità, conditi solo con sale, olio EVO e germogli aromatizzati naturalmente per esaltare al massimo la qualità e la freschezza della materia prima. Si prosegue con la specialità signature di Elite, uramaki e gunkan elaborati dalla cucina (anche in versione vegana e vegetariana) per sposare le caratteristiche dei cocktail di Ennio; nasce tra gli altri lo Spice Route, un elegante assaggio a base di tonno pinna blu dalla piccantezza localizzata ed equilibrata, la cui salsa richiama i sapori di gin, salvia, worcester e tabasco protagonisti di uno dei cocktail più complessi della drink list del Kilburn. Per terminare la cena infine, potete scegliere di esplorare le origini dei due imprenditori con i più tipici cannoli e cassate, o continuare a farvi sorprendere con l’esplosione in mille sfumature di gusto dell’Ingannatrice, un tris di bignè ripieni di crema pasticcera al Mandarinetto e ricoperti di cioccolato fondente al Mezcal.
Elite saprà sedurvi con una raffinata selezione di drink low-hipe per accompagnare i piatti con delicatezza, gin, liquori, distillati, e cocktail più impegnativi per un late-night fun da gustare lentamente. L’esperienza di cui non sapevate di avere bisogno, Elite by Kilburn l’ha resa realtà.