La galleria Massimo De Carlo, fondata a Milano nel 1987, arrivò al grande successo internazionale lanciando nomi come Maurizio Cattelan, Rudolf Stingel, Yan Pei–Ming e tanti altri ancora. Da oltre trent’anni questa super galleria presenta al mondo gli artisti più importanti del mercato globale, non a caso infatti ha aperto da poco una nuova sede in Asia, esattamente a Hong Kong. Nei due spazi milanesi in via Ventura 5, a Lambrate e a Palazzo Belgioioso – di recente inaugurazione – la galleria espone, fino al 17 dicembre, una personale dell’artista svizzero Urs Fischer, Battito di Ciglia.
Provocatore e mai banale, Fischer utilizza qualsiasi medium espressivo: dalla scultura al disegno, dall’installazione alla fotografia. Tra il burlesco e il perturbante, la sua ricerca è veramente sorprendente: la visione delle sue sculture-installazioni lascia sempre un alone di mistero.
Vi ricordate alla Biennale di Venezia del 2011, la Candle Sculpture di cera? Ecco era proprio una delle sue opere più famose. Per la galleria di Massimo De Carlo espone una serie di mini-sculture in plastilina colorata, che distribuisce a terra (a rischio calpestamento) nello spazio vuoto. Troviamo occhi, fiori, cavalli, pupazzi deformi, forme ibride: lavori dal gusto naïf e a tratti quasi trash.
Urs, indiscusso protagonista del panorama artistico contemporaneo, è un artista autodidatta (ha studiato infatti fotografia a Zurigo) e ha raggiunto il successo appena trasferitosi a New York. Mi ha sempre affascinato la parola AUTODIDATTA. In alcuni casi insegnare a sé stessi può cambiare la vita, l’arte di Urs Fischer ne è una prova tangibile.
Photo credit: MDC Massimo De Carlo