Se avete fatto aperitivo alla dirimpettaia Terrazza Aperol avrete già ammirato l’Arengario, edificio degli anni ’30, che con la sua architettura Déco si staglia da vero braccio portante di piazza Duomo. Non a caso si tratta della sede del Museo del Novecento, che proprio a tale periodo vuole rendere omaggio e non a caso proprio qui, ha sede uno dei ristoranti più suggestivi della città: Giacomo Arengario.
Appena usciti dall’ascensore si respira aria di serata speciale. Per godersi appieno il locale verrebbe voglia di intrattenersi almeno cinque minuti nella hall, adiacente al bar, su una delle poltroncine con cui è allestito lo spazio e iniziare a ordinare bollicine. È Il dehors, però, a fare la differenza: la grande loggia affacciata sul Duomo, grazie alla struttura in ferro e vetro, crea un effetto visivo straordinario. La sensazione è di essere protagonisti assoluti della città, sospesi con grazia sull’affaccio più elegante di Milano.
La sala ristorante completa la location, con i soffitti a cassettoni e l’arredamento in stile liberty. C’è la galleria poi, allestita con un bancone, dove è anche possibile mangiare (magari in pausa pranzo?). Da qui è possibile ammirare l’instancabile lavoro che inevitabilmente si cela dietro tanta bontà: un team di chef infaticabili si adopera per voi nell’ampia cucina a vista, unico elemento moderno in questo ambiente retrò.
Sulla cucina una premessa. Parliamo di uno dei ristoranti di Giacomo. Un nome sinonimo di garanzia nel capoluogo per gli appassionati del gusto! Crudités di mare e tagliolini agli scampi o tartare di gamberi, filetti di triglia e ostrica? Assaggiare un menù degno di Portofino catapultati in cotanta location non è certo cosa da tutti i giorni!
Per non parlare dei dessert che arrivano direttamente dall’omonima pasticceria in Via Sottocorno: se la fashion week è lontana concedetevi uno strappo alla regola e chiedete la famosa “Bomba”… Un’esplosione di sapori vera e propria!