mosso (che si scrive rigorosamente minuscolo) è un progetto sociale multiforme che si impegna a creare un sistema di opportunità sociali e inclusività in una zona multietnica, popolosa e non sempre facile come quella di Via Padova. Ricavato negli spazi dell’ex convitto del Parco Trotter, si estende su una superficie di ben 3000 mq, distribuiti su due livelli, che comprendono un bar, un ristorante/pizzeria, un centro di formazione professionale, varie sale per eventi e concerti, un’attrezzeria, un orto e un’ampia piazza esterna.
E se è vero che il cibo favorisce l’inclusività e l’iterazione, qui da mosso il progetto ristorativo offre opportunità di formazione e occupazione a persone svantaggiate, e, trasformando materie prime di qualità in piatti gustosi, racconta le storie di chi lavora in cucina. Il menù, che cambia ogni stagione, con diverse alternative vegetariane e vegane, è studiato con l’obiettivo di evitare gli sprechi, diventare incontro tra le realtà locali e promuovere la filiera corta. Prevede piatti della tradizione regionale di tutta la Penisola: dal riso giallo agli scialatielli, dalla millefoglie di pane carasau agli involtini di verza, fino all’anatra confit.
La pizza è realizzata con farine biologiche e pasta madre a lievitazione controllata, ed è declinata in una decina di proposte, anch’esse stagionali. L’ambiente è stato disegnato coerentemente con il concetto di inclusione che sta alla base del progetto: c’è una cucina aperta con forno a vista, tanti tavoli colorati in legno e ferro, divanetti color petrolio e carta da parati dorata in stile anni Sessanta.
Al bar ci si ferma per un caffè, una merenda o un aperitivo, ma è anche un portierato di quartiere, un luogo di aggregazione e condivisione dove trovare informazioni sui servizi disponibili e le attività in corso. D’estate ci si accomoda per bere e mangiare nell’ampio spazio esterno, sotto una distesa di lucine, in un’atmosfera cool e informale.
Da mosso, insomma, si muove sempre qualcosa: che sia un concerto, un dj set, la presentazione di un libro, un seminario, un mercatino dell’usato, un festival o un evento privato. Il tutto sempre all’insegna di riciclo, sostenibilità e promozione delle attività sociali, per creare una città più equa, favorendo la costruzione di una comunità coesa e solidale.