Mangiare bene in un bistrot elegante e ricercato nel centro di Milano, quasi sotto l’ombra del Duomo, si può. Ecco a voi il San Maurí. Nella via semi-omonima, via San Maurilio, di incrocio con via Torino (insieme a corso Buenos Aires la via per lo shopping più frequentata), trovate due vetrine e il menù del giorno scritto fuori, sulla lavagna nera che fa tanto osteria elegante.
Dentro un’atmosfera che sa di antico: siamo in uno storico convento del 1500, ristrutturato ovviamente, ma il sapore è rimasto intatto. Antico pavimento in pietra, delicati ricami di stucco nei soffitti, vecchi tavoli di legno da lavoro, cucina a vista, bancone in condivisione e via vai di gente continua. Si mangia divinamente, un menù che sa di freschissime materie prime stagionali, ottime e chic al tempo stesso. Qui si utilizzano i prodotti delle cascine del Parco Agricolo Sud, per valorizzare al massimo le risorse del territorio. E si fa veloci: ditemi cosa desiderare di più in pausa pranzo, dove ogni giorno potrete assaggiare un menù diverso.
La sera invece i ritmi sono diversi: il menù, più ricercato, cambia una volta al mese, più pacati e soft i rumori e atmosfera perfetta per un’indimenticabile cena a lume di candela. Da milanese doc, io amo il risotto. Al ristorante, generalmente, non lo prendo mai. Perché, se posso anche riuscire a mangiare la pasta scotta, un risotto non buono non mi va proprio giù. Qui è ottimo, ne ho provati parecchi: mantecato con Fontina e riduzione di Barbera, ai 4 formaggi e pepe, allo zafferano e salsiccia scottata e, vi assicuro, digestione perfetta.
Il top sono stati i ravioli, fatti rigorosamente in casa, ripieni di cotechino, su letto di passata di lenticchie e raspadura sopra. Buonissimo anche il polipo, gli gnocchetti sardi con pesto di basilico e ricotta salata, l’hamburger a modo loro (più sano ma sempre gustoso), la tartare di Limousine Biologica della fattoria Bordona tagliata al coltello, le alici fritte e la mozzarella in carrozza.
C’è spazio per il dolce? Ovviamente sì. Immancabile il loro tiramisù al bicchiere o un sorbetto leggero. Provatelo! Ne vale la pena.