Prendere il treno di prima mattina ha il suo perché, con tutti i disagi del caso. C’è qualcosa di rilassante nelle temperature che si abbassano, nei saluti sfuggenti in stazione e nel rumore di ferraglia un po’ datata che corre sui binari. Scendo scortata dal torrente hi-tech di pendolari e mi infilo nei tunnel della metro, direzione Isola, per essere precisi, un cortiletto al civico 14 di Via Pastrengo. Dal 2016, YoRoom risiede qui come una macchia di contemporaneità nel tessuto architettonico della Milano novecentesca, un coworking indipendente fondato da Luca Diodà nell’anno della Brexit, dell’insospettabile elezione di Donald Trump e di Leo di Caprio che finalmente riesce a mettere le mani sull’ambita statuetta dorata.
Di spazio per far crescere idee e progetti qui ce n’è in abbondanza, oltre 2500mq attrezzati con 35 uffici personalizzabili, postazioni di coworking, sale meeting e un ampio spazio eventi che può accogliere sia interni sia esterni all’azienda, il tutto inserito in un ambiente che fonde l’estetica industriale con le tonalità del comfort. La pausa pranzo, o quella di metà mattina a vostra discrezione, è il momento perfetto per scoprire l’accogliente sala relax con cucina, provvista di tutto il necessario per far sentire chi gravita in questo network di uffici 2.0 come a casa propria, ma con il grande plus di un buongiorno detto di persona dai colleghi. Pranzare, uscire per un caffè o per un aperitivo o addirittura spostare qualche tavolo e creare il bancone bar più conviviale di sempre direttamente qui, YoRoom ha pensato bene di ibridare la quotidianità e l’intimità che c’è tra amici di lunga data con lo spazio del coworking, proponendo alla sua community eventi mensili per stare insieme e conoscersi in un clima di leggerezza slegato dal lavoro. Qui, business e divertimento si intersecano e creano startup, amicizie e perfino una band (scherzosamente battezzata Yoasis) tra ex-sconosciuti che adesso anima i momenti di riunione di questo gruppo variegato di menti e professioni, e vi assicuro c’è del bello, qualcosa che rende l’ufficio quanto di più simile a una seconda casa che possiate immaginare.
Anche se le candeline del suo settimo compleanno fumano ancora, da YoRoom ci si prepara già a grandi novità. Oltre a rilanciarsi nel panorama degli host per smart workers con una nuova identità e un nuovo logo, i tre indispensabili del managing team Luca, Cecilia e Gianluca, inaugureranno presto una seconda sala dedicata agli eventi nel palazzo adiacente, che non si può descrivere in altro modo se non come una prova di successo, destinata ad accogliere una comunità di oltre 350 persone, sinergica, dinamica, e costantemente in crescita.
Intanto io mi godo il mio americano bollente, sprofondata in un divano che è comodo come quello di casa, tra un saluto e l’altro do inizio alla giornata di lavoro e scrivo le prime righe su YoRoom, poi le cancello, le riscrivo, e mi accorgo che è difficile come parlare di qualcosa di cui si vuole dare una bella immagine, perché sia vero, esattamente come lo si vive ogni giorno.