Inutile negarlo: tra panettone, pandoro, fuochi d’artificio e pranzi in famiglia, a gennaio ci ritroviamo tutti con qualche chilo in più e tanta voglia di svaccarci sul divano e mandare all’aria i buoni propositi.
Ma è proprio quando, sopraffatti dalla pigrizia post-festiva, vorrete solo estraniarvi dalla realtà per restare comodi comodi sotto quella morbidissima coperta che vi hanno regalato a Natale, che capiterà tra le vostre mani la guida mensile di Flawless. Racimolate le poche forze che l’agnello con patate della vigilia vi ha risparmiato, e riscoprite il piacere di immergervi in storie e creazioni uniche: Roma questo mese ha in serbo per voi cinque splendide mostre da non perdere per nessuna ragione!
Cosa aspettate a scorrere?
La crociata dei bambini. Artisti per il disarmo – Villa Lazzaroni
Via Appia Nuova, 522
“La Crociata dei Bambini: Artisti per il Disarmo” è il titolo della mostra concepita e curata da Roberto Gramiccia, ispirata all’omonima ballata di Bertold Brecht. Il contrasto simbolico tra la parola “Crociata” e l’innocenza evocata dall’infanzia conferisce forza poetica a un ossimoro che si erge contro la guerra e le armi. L’esposizione delinea infatti con forza la contrapposizione tra l’innocenza infantile e gli orrori della guerra, manifestando un richiamo antiretorico che evidenzia l’imperativo di porre termine alle violenze in Ucraina e nella Striscia di Gaza. La mostra, caratterizzata da tensioni etiche ed estetiche, unisce artisti di diverse generazioni e movimenti artistici.
Drawn-out -Rhinoceros Gallery
Via del Velabro, 9
La Rhinoceros Gallery presenta “DRAWN-OUT”, una mostra che mette in luce il ruolo centrale del disegno nell’arte contemporanea. Organizzata in collaborazione con François Ghebaly, l’esposizione presenta opere di artisti come Sascha Braunig, Sharif Farrag e Patricia Iglesias Peco. “DRAWN-OUT” esplora come il disegno influenza e sia influenzata dalle pratiche artistiche di ogni creatore. Le opere esposte presentano una visione dettagliata del processo creativo di ogni artista, evidenziando la struttura e la logica dietro il loro lavoro. L’obiettivo è combinare arte contemporanea e design, rinnovando il dialogo tra le radici storiche della Rhinoceros Gallery e le tendenze attuali.
Una bella storia italiana – Stazione Ostiense
Piazzale dei Partigiani
“Una bella storia italiana” celebra il decennio (2013-2023) della Fondazione FS, evidenziando la riuscita del restauro di oltre 400 treni storici e la creazione di mille chilometri di ferrovie turistiche nel progetto “Binari senza tempo”. La mostra sottolinea anche il restauro di istituzioni ferroviarie come il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa e altre officine in diverse città. La bella storia italiana narrata in queste immagini non si limita a raccontare il treno nelle sue numerose sfaccettature, ma ci riconsegna l’importanza della memoria, i valori dell’appartenenza, evidenziando i successi nel restauro ferroviario, l’espansione museale e la digitalizzazione di fotografie storiche.
I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer – Mattatoio
Piazza Orazio Giustiniani, 4
Il Mattatoio di Roma presenta una mostra intitolata “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, dedicata una delle figure chiave della politica italiana del Novecento, in occasione del centenario della sua nascita e quasi quarant’anni dalla sua scomparsa. L’esposizione, realizzata dall’Associazione Enrico Berlinguer, esplora tre focus principali: il ruolo internazionale di Berlinguer attraverso le sue relazioni e partecipazioni a conferenze; la violenza politica in Italia, evidenziando gli attacchi delle Brigate Rosse e altre organizzazioni; e infine, la stagione riformatrice, con l’importante contributo del PCI in ambito legislativo, come le riforme sul divorzio, lo Statuto dei lavoratori e la creazione del Servizio Sanitario Nazionale.
Villa Lituania – Museo delle civiltà
Piazza Guglielmo Marconi, 14
Il Museo delle Civiltà di Roma presenta la mostra “Villa Lituania” degli artisti Nomeda & Gediminas Urbonas, a cura di Matteo Lucchetti. L’installazione multimediale esplora la storia dell’edificio di Via Nomentana 116 a Roma: costruita nel 1912, la villa ha ospitato l’Ambasciata Lituana fino al 1940, quando venne confiscata dall’Unione Sovietica. Dopo la caduta dell’URSS è diventata l’Ufficio Consolare dell’Ambasciata di Russia in Italia. La mostra racconta le vicende storiche dell’edificio, focalizzandosi sulle narrazioni collettive e individuali; in particolare, esplora il ruolo dell’arte nel contesto storico e il rapporto tra uomini e animali come mezzo di liberazione dalle tensioni e dai conflitti passati.