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È risaputo: tra una foglia che cade e un appuntamento ogni ora, ottobre fa presto dimenticare la sensazione di relax delle vacanze estive. E se dopo le ultime settimane di settembre, in cui siete stati ricoperti di impegni e investiti dal caos cittadino, avete già voglia di prendervi una pausa, ecco i cinque appuntamenti da inserire in agenda.
Che sia per sentirsi più colti, per ammazzare il tempo o semplicemente per cercare di soddisfare un’insaziabile curiosità, Roma questo mese offre una rassegna di mostre ed esibizioni imperdibili.
Ecco quali sono i nostri consigli per immergersi in banchetti immaginari, confondere per qualche ora la realtà e il sogno, assistere a dialoghi improbabili o ripercorrere storie di carriere e matrimoni tutti all’italiana (e non solo).
DREAMING THE END – SIN WAI KIN
Via Fontanella Borghese 56b, Roma
Fondazione Memmo presenta Dreaming the End, prima mostra personale di Sin Wai Kin, giovane artista canadese che mette in scena l’oggettivazione del corpo e la cultura che la alimenta. La riflessione parte dalla pratica dello storytelling e chiama in causa anche il labile equilibrio tra realtà e dimensione onirica. Il fulcro dell’esposizione è il video Dreaming the End, da cui prende nome la mostra stessa. Interamente girato a Roma, racconta la poetica di Sin Wai Kin, tutta giocata tra il senso di spaesamento e i sentimenti indefinibili.
“LE ORIGINI DELLE BUONE MANIERE A TAVOLA” – ALBERTO MAGGINI
Casa vuota via Maia 12, Roma
Casa Nuova inaugura la sua nuova stagione con la mostra di Alberto Maggini “Le origini delle buone maniere a tavola”. L’artista (e biologo) presenta una grande installazione che occupa i vari spazi espositivi dell’appartamento-galleria, utilizzando la struttura dell’ambiente domestico come base per esporre i modi propri dell’abitare e le abitudini che si hanno al suo interno. La mostra si compone di dipinti, ceramiche, e video che documentano una performance in cui il corpo dell’artista si smembra diventando cibo, costruendo il metaforico banchetto dell’appartamento borghese.
REGINA HORTI – LAURA FEDERICI
Museo Orto Botanico, Largo Cristina di Svezia, 23 A-24, ROMA
Il dialogo tra un orto botanico e un carcere: lo spazio verde, fertile e aperto dell’orto che scambia due parole con l’angusto carcere di Regina Coeli di Roma. Ecco l’idea da cui nel 2016 nascono i progetti di Laura Federici, che organizza fino al 22 ottobre una mostra per spiegare come l’arte metta in contatto due realtà apparentemente così diverse. Il mondo esterno, quello dell’abbondanza, dei colori, delle possibilità, si incontra con il mondo interiore, immune allo scorrere del tempo, nascosto dai colori della vita.
ROMANZO ITALIANO – FRANCO CARLISI E FRANCESCO CITO X
Palazzo Brancaccio, Via Merulana 248
La mostra fotografica di Carlisi e Cito si compone di 120 fotografie in bianco e nero che toccano il tema profondo del matrimonio. Gli sguardi poetici di due degli autori più di rilievo nel panorama fotografico italiano e internazionale, dialogano tra loro dando vita a un romanzo per immagini, che racconta di uno dei riti di passaggio fondamentali nella nostra società. Paragonando il matrimonio a una pratica culturale che diventa quasi “esibizione”, viene delineata un’espressività che si ribella ai dettami della fotografia classica e stereotipata, portando alla luce un’originalità inedita nel rappresentare il tema.
LEGACY – HELMUT NEWTON
Ara Pacis, Lungotevere in Augusta, Roma
Legacy, curata da Matthias Harder, ripercorre la carriera di uno dei fotografi più discussi, e al tempo stesso apprezzati, di tutti i tempi. L’unicità di Helmut Newton è racchiusa in 230 fotografie e documenti (tra cui video), che evidenziano l’estro creativo dell’artista. Il percorso espositivo si articola in capitoli cronologici che partono dagli anni ’40 in Australia, per finire con i servizi in giro per il mondo degli anni ’90. Accanto agli scatti più famosi si dispiega un corpus di inediti, ma il focus è dedicato ai servizi di moda (rivoluzionari per l’epoca) realizzati a Roma.
