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Classifiche

I Ristoranti a Torino da Provare a Gennaio

10 indirizzi imperdibili da inserire nell’itinerario del gusto della città magica

Torino è una primadonna, un’elegante signora d’altri tempi dalla bellezza immortale. L’ex capitale sabauda fa sfoggio di tutti i suoi gioielli con disinvoltura, in modo quasi disinteressato, accompagnando il turista alla scoperta delle sue gemme più delizios…scusate, preziose. Dalla colossale Mole Antonelliana, passando per il Parco del Valentino, Palazzo Madama e Palazzo Carignano, se avete la fortuna di spendere qualche giorno alla scoperta di Torino preparatevi a una scorpacciata d’arte, di bellezza (ma anche di ghiottonerie tradizionali).

L’occhio vuole la sua parte, chiaro, ma alla città piace incantare anche (e soprattutto) passando per il gusto e l’olfatto. Torino fa delle sue tradizioni culinarie un orgoglio per tutta la penisola, stregando chi di passaggio con gli aromi afrodisiaci e i sapori decisi delle sue pietanze più caratteristiche, lasciatevi cullare dalla nostalgia assaporando i tipici agnolotti del plin, uno squisito bollito rovente o un sofficissimo bonnet di amaretti piemontesi.

Come sapete, a noi di Flawless piace viziarvi un po’, eccovi allora una classifica dei 10 migliori ristoranti da provare a gennaio a Torino.

SPAZIO 7

Via Modane, 20

CHIAMANAVIGATORE

Ci troviamo al piano superiore della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, centro di promozione dell’arte contemporanea a Torino. Fuori dal subbuglio turistico del centro, si trova Spazio 7, ristorante di haute cuisine dal respiro minimal e moderno. Per un’occasione speciale, o semplicemente per l’esperienza di lasciarsi guidare da palati esperti alla scoperta delle specialità piemontesi, il ristorante propone un menù con focus sulla rivisitazione delle ricette tradizionali. Colorate, essenziali ed eleganti, tra le proposte à la carte troviamo anima di vitello con olive taggiasche e arancia, farfalle alle alici e cavolo nero, piccione su un letto di zucca Hokkaido, nocciole e zenzero e un dessert di carrube, comabava e tonka. Tra i più grandi vanti di Spazio 7, la grinta e lo sguardo rivoluzionario di uno staff giovane ed estremamente professionale.

DEL CAMBIO

Piazza Carignano, 2

CHIAMANAVIGATORE

Lo stellato della famiglia Denegri trova la sua dimora in un edificio storicamente destinato alla ristorazione, dal 1721, in cui è documentata una buvette durante gli spettacoli del vicino storico teatro fino a oggi, dov’è sede di uno sfarzoso locale in stile risorgimentale. Tra maestosi lampadari di cristallo e ricchi arredi in oro e borgogna vi sembrerà di aver viaggiato indietro nel tempo. Guida del team di cucina del ristorante più prestigioso di Torino è Matteo Baronetto, le cui idee bilanciano il classicismo aristocratico del locale con una cucina tradizionale piemontese rivisitata in ottica internazionale. A partire dai nigiri di seppia, ostrica, cozza e wagyu con fiori di zucca fino al branzino in mezza cottura con porro, prezzemolo e caviale, Del Cambio offre un viaggio di sapori per cui non dovrete muovere un solo passo.

CONDIVIDERE

Via Bologna, 20

CHIAMANAVIGATORE

Per un’esperienza sensoriale a 360°, Lavazza e Ferran Adrià collaborano alla creazione di Condividere, un locale dove la cena si fa puro divertimento. In uno spazio dallo stile neo-industrial e che strizza l’occhio alla street art dei vicoli di quartiere newyorkesi, la cucina dello Chef Federico Zanasi ha modo di sorprendere il cliente grazie alla contaminazione della tradizione culinaria iberica, che porta in tavola un pizzico di amabile stravaganza ed espansività spagnola. Con “classici”, “festival” e “gran festival”, i tre menù degustazione proposti dal locale, avrete il piacere di cenare nella più tipica osteria torinese, in un festoso locale della movida barcellonese e in un ristorante d’alta classe contemporaneamente, coccolati dalle attenzioni del personale per un’esperienza indimenticabile.

VINTAGE 1997

Piazza Solferino, 16H

CHIAMANAVIGATORE

Ipnotici lampadari di cristallo, drappeggi leggeri alle finestre e una sala a contrasto tra i velluti rosso intenso delle pareti e il legno scuro della mobilia, nell’atmosfera del locale di Umberto Chiodi Latini non sorprenderebbe poi tanto veder passeggiare un giovane Gatsby in doppiopetto bianco e oro, bicchiere di Talisker alla mano. Vintage 1997 nasce da una passione indelebile per il buon cibo e il buon vino, e dalla dedizione del suo proprietario, instancabilmente orgoglioso di affermare: “Ogni tanto, quando tutti gli ospiti sono andati via, mi siedo da solo in un tavolo, al fondo della sala. Sempre lo stesso, da vent’anni. Guardo il mio ristorante, lo studio, lo analizzo.
E mi piace ancora, come la prima volta”.

GAUDENZIO

Via Gaudenzio Ferrari, 2H

CHIAMANAVIGATORE

All’ombra della Mole Antonelliana sta un locale dall’eleganza rilassata, il luogo ideale per fermarsi a riprendere fiato dopo una mattinata di frenetico business. Bilanci, scadenze e stress si lasciano sulla soglia perché Gaudenzio è un piccolo regno senza tempo dove l’ospite è invitato a godere della sinfonia di sapori creata da Giorgio Cotti e Matteo Barbero nella calma più assoluta. Per ogni piatto, l’oste Lorenzo Tarasco studia il giusto abbinamento di vini, in modo che questi diventino veri e propri co-protagonisti nel teatro del gusto. Dal menù, battuta di manzo con yogurt e aringa affumicata, paccheri di albicocca mirto e bottarga e polpo con olandese alla liquirizia e nocciola.

SCANNABUE

Largo Saluzzo, 25H

CHIAMANAVIGATORE

Un ristorante informale nella periferia del centro di Torino, Scannabue nasce dalla collaborazione tra Gigi Desana e Paolo Fantini. Tavoli in legno, parquet e pareti di un profondo verde inglese fanno da cornice a un’incantevole esposizione retroilluminata di vini e superalcolici, accogliendo il cliente nel calore di casa Scannabue. Il menù, attentissimo alla stagionalità e fregiatosi della nomination bib gourmand della Guida Michelin, porta in tavola il Piemonte più verace e autentico, ma con una presa d’innovazione: fegato grasso d’anatra e carpaccio di vitella, risotto con roccaverano, pere e miele e guancia brasata al barbera tra le opzioni più tradizionali. Scannabue è un tuffo nella nostalgia di un sapore casalingo e un energico salto nella sperimentazione, a nostro parere, una tappa imprescindibile.

IVO 1958

Corso Novara, 75

CHIAMANAVIGATORE

Non molto lontano dalle sponde della Dora Riparia si trova Ivo 1958, di proprietà della famiglia Galoppi da ben tre generazioni. L’intenzione è quella di importare un pezzo di toscana ai piedi delle Alpi piemontesi, deliziando gli ospiti con calde zuppe dai colori autunnali, pasta fresca e tagli di carne pregiati, sapori intensi che non possono che essere esaltati sorseggiando un calice di buon vino, rigorosamente italiano. Da Ivo l’ambiente è disteso, confortevole, conviviale, un ritaglio di familiarità da vivere in spensieratezza. Il menù è l’anima toscana del ristorante e riporta tutte le pietanze tipiche della patria della lingua e dell’arte italiana: affettati misti e pane toscano, pici sienesi con salsiccia e carciofi, salsiccia toscana con fagioli all’uccelletto e cantucci ammorbiditi nel vin santo. C’è altro da aggiungere?

SESTOGUSTO

Via Giuseppe Mazzini, 31A

CHIAMANAVIGATORE

“Il sesto gusto, secondo i ricercatori, è la sensibilità della bocca al sapore dei carboidrati. In pratica, quello che ci fa provare un grande amore per la pizza”. È questa la singolare spiegazione dietro al nome della pizzeria dello Chef Massimiliano Prete, instancabile innovatore e funambolo nel delicato equilibrio del mondo dei lievitati. Il suo è un locale sobrio, amichevole, luminoso e dove l’atmosfera pacifica è sorvegliata dall’alto da delicate decorazioni floreali. Pizza classica, pizz’otto, pizza croccante, la pala, sono le tante sfumature che al maestro Prete piace dare all’iconico street food che ha conquistato il mondo, ma che resta sempre, indelebilmente, orgogliosamente italiano.

EL BESO

Via Bernardino Galliari, 22

CHIAMANAVIGATORE

Direttamente da Città del Messico, El Beso porta tutta la frenesia di una fiesta messicana nella sonnolenza del nebbioso autunno piemontese. Il locale, un composto trionfo di legni chiari e mattoni a vista, offre una selezione di piatti tipicamente messicani: “cochinta pibil” (carne di maiale marinata con achiote, arancia e spezie messicane), “frijoles” (purea di fagioli neri) e “pulpo enamorado” (polpo con maionese ai sette peperoncini, avocado, pomodorini e coriandolo). Ma El Beso non è solo un ristorante, è un luogo d’incontro e di cultura, che gli osti amano animare organizzando regolarmente concerti di musica dal vivo e dimostrazioni di ballo tradizionale.

RAMEN BAR AKIRA 

Corso Vittorio Emanuele II, 29

CHIAMANAVIGATORE

Ramen Bar Akira è un piccolo rifugio per gli amanti della tradizione culinaria del sol levante, e in particolare della sinfonia di sapori che si mescolano nella tipica ciotola di legno usata per servire il ramen. Spaghetti di frumento deliziosamente annegati in una generosa porzione di tonkotsu soup (brodo di ossa di maiale), noodles in brodo di alga konbu, spinaci, uovo sodo e alga nori, o ancora, noodles in brodo vegetale, tofu, verdure in tempura e fili di peperoncino, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Se di tanto in tanto vi piace disertare dalla dieta mediterranea per stuzzicare il palato con sapori più esotici, Ramen Bar Akira è quello che fa per voi.

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