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Le Mostre a Torino da Vedere a Gennaio

Un itinerario all’insegna della bellezza per conoscere il passato e il futuro artistico della città

Torino è un luogo dal fascino singolare: maestosa, nobile, senza riserve nel mostrare le sue bellezze e allo stesso tempo giovane e spassionatamente aperta. Impossibile non includerla nella lista dei vanti del bel paese per come investe i visitatori con una pioggia incessante di opere d’arte, di ogni forma e periodo. Dalle immense piazze risorgimentali ai regali palazzi un tempo dimora di principi e regine, svettanti guglie, borghi medievali e labirinti di sanpietrini che regalano a ogni svolta una prospettiva diversa sull’architettura del centro.

Da menzionare è anche l’importanza che i movimenti universitari hanno avuto sulla nascita di una cultura artistica contemporanea estremamente dinamica, che in modo del tutto sorprendente mantiene una relazione quasi simbiotica con la storia antica dell’ex capitale sabauda. Mostre fotografiche ed esposizioni che puntano ad allacciare relazioni con l’estero e con forme d’arte contemporanee non mancano, testimonianza del sempre maggiore interesse delle nuove generazioni nel passato recente della cultura europea.

Nel freddo pungente di gennaio, la città offre una moltitudine di spunti a sfondo artistico per un pomeriggio diverso dal solito. Se l’aura di solennità e mistero dell’antico Egitto vi incuriosisce non potete mancare una visita nell’atmosfera surreale del museo egizio; il risorgimento è il vostro forte? Lasciatevi trasportare su un vecchio campo di battaglia passeggiando tra destrieri e armature nell’armeria dei musei reali. Amanti di modernità e tecnologia non temete, ce n’è anche per voi, qui sotto trovate una lista delle cinque mostre da vedere assolutamente a gennaio.

Robert Doisneau

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Via delle Rosine, 18

CHIAMANAVIGATORE

Iniziamo con un maestro francese della fotografia, i capolavori in bianco e nero di Robert Doisneau saranno in esposizione a Torino fino al 14 febbraio 2023. Dal celebre “Bacio dell’Hotel de Ville” all’eterna sospensione de “I ballerini dell’Opera di Parigi”, la firma di Doisneau è lo sguardo ironico sulla quotidianità dei parigini. Traduzione di ciò che uno dei padri della fotografia del Novecento vedeva attraverso il suo obiettivo ma anche fedele rappresentazione della vita nel dopoguerra, le fotografie in mostra presso CAMERA riportano in vita il maestro in tutta la sua immortale libertà espressiva.

Cappella dei banchieri e dei mercanti

Via Giuseppe Garibaldi, 25

CHIAMANAVIGATORE

Un nodo importante nella trama storica di Torino, il capolavoro barocco della città, adiacente alla Chiesa dei Santi Martiri, venne eretto nel 1692 perché la Congregazione dei Banchieri, dei Negozianti e dei Mercanti potesse avere uno spazio utile allo svolgimento delle riunioni e che servisse al tempo stesso come luogo di culto. All’interno stupisce la ricchezza delle decorazioni in oro e l’illusione prospettica generata dai tanti affreschi che ricoprono la sala. Vi sarà difficile non rimanere incantati dalle centinaia di figure che affollano i dipinti, sedetevi e dedicategli qualche minuto, ne sarà valsa la pena.

Duomo e Sacra Sindone

Piazza San Giovanni

CHIAMANAVIGATORE

La Cattedrale Metropolitana di San Giovani Battista è il principale edificio di culto cattolico della città, ospite della rinomata reliquia della Sacra Sindone. L’edificio in stile rinascimentale e barocco venne edificato alla fine del XV secolo, subì una serie di importanti modifiche e restaurazioni nel corso degli anni, tra le più importanti, quella del 1720, che sopraelevò il campanile di 12 metri e quella a seguito del famoso incendio del 1997. Il duomo sorge in un vero e proprio nido di storia grazie alla prossimità di alcune tra le più iconiche testimonianze del passato di Torino: il Palazzo Reale, il teatro romano dell’antica Augusta Taurinorum e la Porta Palatina.

The World Of Banksy

Corso Vittorio Emanuele II, 58

CHIAMANAVIGATORE

Uno spazio espositivo che riproduce le tele preferite del controverso Banksy, i muri delle grandi città del mondo. Le opere satiriche del più importante rappresentante della street art mondiale, la cui identità resta tutt’oggi sconosciuta, “imbrattano” di giustizia e libera espressione dal 1997. Tra le sue opere, due sono state realizzate in Italia, In particolare a Napoli (“Madonna con la pistola”) e a Venezia (“Il bambino migrante”). Nativo di Bristol, Banksy si distingue per lo sguardo canzonatorio con cui osserva alcune tra le realtà più crudeli e drammatiche del mondo moderno, dal consumismo all’immigrazione clandestina.

Sylvie Fleury: Turn Me On

Pinacoteca Agnelli, Via Nizza, 230

CHIAMANAVIGATORE

La mostra è dedicata a Sylvie Fleury, poliedrica artista che si destreggia tra sculture, graffiti, installazioni, scritte al neon e testimonianze sonore per rappresentare con sguardo ironico una serie di temi scottanti del passato più recente dell’umanità e della sua contemporaneità, primo fra tutti il patriarcato nella storia dell’arte. L’artista svizzera, operativa da trent’anni e autodefinitasi “femminista punk sotto mentite spoglie”, gioca maliziosamente con l’ambiguità dell’espressione “Turn Me On”, che da un lato fa riferimento al mondo dell’automobilismo e alla divinizzazione dell’auto nella mente maschile e dall’altro critica l’oggettificazione del corpo femminile.

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