Santa Maria Novella è un pezzo dell’anima di Firenze, un luogo così importante che è sul suo sagrato che Boccaccio fa iniziare il suo Decameron. Nel corso dei secoli la basilica è andata crescendo a partire da un piccolo nucleo iniziale, sorto nel ‘200, fino a divenire uno dei complessi architettonici più preziosi, elaborati e meglio conservati del mondo, custode delle pagine più importanti della storia cittadina.
All’architettura della chiesa hanno lavorato grandi nomi del Rinascimento italiano come Leon Battista Alberti e Giorgio Vasari, che lavorarono sulla precedente costruzione che era in stile gotico, stile che si è conservato all’interno della basilica. Tutt’intorno si sviluppano le cappelle e i chiostri, luoghi da cui i più grandi artisti della storia sono passati. Basti pensare alla Cappella Tornabuoni, affrescata dal Ghirlandaio insieme al suo assistente di bottega, il giovane Michelangelo Buonarroti.
Filippino Lippi affrescò la Cappella Strozzi, nella Cappella Gondi è conservato il Crocifisso di Brunelleschi, opere del Bronzino sono custodite nella Cappella Gaddi mentre, in fondo alla navata centrale, campeggia un altro Crocifisso, ma di Giotto, mentre sull’altare maggiore si trova il Crocifisso del Giambologna. Il muro laterale esterno della basilica è costituito da una serie di nicchie ad arco, sono i famosi avelli, le tombe, che danno il nome alla via adiacente e accolgono alcuni fra i nomi più illustri dei casati fiorentini: Medici, Corsini, Acciaiuoli e tanti altri. Nel terzo avello a partire dalla facciata della chiesa, poi, è sepolto il pittore Domenico Ghirlandaio.
Accanto alla basilica ci sono gli edifici del convento, i cui tre chiostri monumentali fanno oggi parte del Museo di Santa Maria Novella. Il Chiostro Verde è così chiamato per i particolari affreschi di Paolo Uccello realizzati in “terra verde” (un pigmento particolare il cui colore dà anche il nome al chiostro. Ci sono poi il Cappellone degli Spagnoli, il refettorio, il Chiostro dei Morti, la Cappella dei Papi. Dal lato sud del Chiostro Grande esiste l’ingresso (ancora visibile ma adesso chiuso) per la Farmacia di Santa Maria Novella, detta anche Officina profumo-farmaceutica, la più antica d’Europa.
Esplorare il complesso di Santa Maria Novella significa, in breve, tuffarsi nella storia stessa della città, camminare dove i grandi hanno camminato e osservare le meraviglie dell’arte da vicino, sentirsi lontani dal mondo moderno e dalle sue logiche e visitare invece un passato lontano che può ancora sorprenderci con tutta la sua bellezza.