Un vero e proprio tempio di artigianalità, qualità e territorialità per due piani interamente dedicati al cibo. Sotto, gli antichi bottegai (macellai, pescivendoli, fruttivendoli ecc.) e sopra, il meglio dell’arte gastronomica in una location super contemporanea. Tutto questo è il Mercato Centrale di Firenze, un incredibile binomio che racconta le storie del territorio fiorentino in un formato d’eccellenza.
Se riuscite a districarvi tra il labirinto di bancarelle del mercato di San Lorenzo senza farvi inghiottire dalle orde di turisti che ogni giorno popolano quelle vie, ad un certo punto vi imbatterete in una imponente struttura in ghisa, ferro e vetro: ecco a voi il Mercato Centrale. La struttura è stata realizzata da Giuseppe Mengoni (quello della galleria Vittorio Emanuele II di Milano, per intenderci) alla fine dell’800, nel periodo in cui Firenze fu capitale. Lo stile è un esplicito richiamo all’architettura europea, in particolare a quella parigina.
Al pian terreno potrete respirare quell’aria verace dei mercati di una volta: qui ci sono i vecchi bottegai che da generazioni fanno il mestiere che il padre gli ha insegnato. Carni, formaggi, frutta, verdura, pesce, spezie, pane, lievitati e tutto quello che potete desiderate. Perdetevi tra le corsie di questo intricato labirinto e lasciatevi travolgere dai colori e dai profumi di un mercato suggestivo che mantiene ancora intatta la sua genuinità.
Una volta fatto il vostro giro, salite per le scale mobili che vi porteranno al primo piano dove verrete travolti dalla luce del soffitto a vetri e dalle enormi decorazioni in paglia pendenti. Questo è il piano ristorazione interamente dedicato alle eccellenze del settore: qui troverete tutto quello che state cercando e anche ciò che non sapevate di volere. Suddiviso per stand, ognuno propone cucina di alta qualità che è possibile ordinare al banco per poi sedersi in uno dei molti tavolini in legno situati tutt’attorno. Il bere? Ci pensano il bar e la birreria al centro del complesso. Ma se preferite una situazione un po’ più tranquilla si può accedere al secondo piano, una sorta di ballatoio riservato che si affaccia sulla “piazza” centrale in cui ogni ristoratore ha il suo spazio. Qualche esempio di proposta? Si va dalle carni e dai salumi alla pasta fresca, passando per formaggi e mozzarelle, pesce fresco, fritti, hamburger di chianina, lampredotto, tartufo, tramezzini e molti altri. Ognuno ha un nome e un volto ben preciso e sempre una storia da raccontare fatta di artigianalità ed eccellenza di prim’ordine.
Avrete l’imbarazzo della scelta e non saprete da che parte farvi davanti a tutte quelle prelibatezze e sicuramente opterete per il Mercato Centrale una, due, tre e molte altre volte.