Caffè Meletti brilla, e non lo diciamo solo per il suo sodalizio con Acqua Brillante, la tonica di punta per qualità e gusto sul mercato italiano; brilla di una storia di oltre cent’anni, brilla per le luci che ne agghindano il famoso porticato in Piazza del Popolo, e brilla dei sorrisi degli avventori soddisfatti, delle massime lasciate in custodia alle sue pareti da celebri scrittori e filosofi e della passione dei cittadini che da lunghissimo tempo se ne prendono cura come parte integrante dell’essenza di Ascoli Piceno. Tassello imprescindibile nell’identità della cittadina marchigiana, il Meletti è il salotto in cui ogni ascolano ha messo piede almeno una volta nella vita, accompagnato dalla madre a rinfrescarsi con un bel bicchiere di soda ghiacciata, per un caffè al banco se un po’ in anticipo per il treno della mattina, o per una cena romantica nel fascino inimitabile del suo ristorante.
La storia del caffè ha inizio con l’inaugurazione, il 18 maggio 1907, di un elegante ristoro riconvertito per volere dell’imprenditore Silvio Meletti. L’edificio, una splendida palazzina rosa antico in stile liberty che si staglia sul lato nord della piazza, viene definitivamente adibita all’uso attuale dopo un passato da sede del “senato” dei notabili della città. Probabilmente mancano le parole per descrivere l’atmosfera che si respira tra le sue mura, un mix di eleganza d’altri tempi, fascino, signorilità e vissuto storico che fa sentire immersi in un passato sognante. Gli arredi sono ancora quelli originali, dai tavoli in ghisa e marmo bianco di carrara alle sedute in velluto verde muschiato, e sembrano orgogliosi di aver sorretto la tazzina o ospitato la penna di personalità illustri della cultura e dell’arte come Mario del Monaco, Ernest Hemingway, Simone de Beauvoir e Jean Paul Sartre.
Impareggiabile la sensazione di sedere all’esterno per un aperitivo rilassante, accarezzati dalla brezza che corre tra il Mare Adriatico e le alture dei colli San Marco e Dei Fiori. Erede di una lunga lista di tradizioni, il Bar Brillante marchigiano vi offrirà di illuminare il vostro tavolo non solo con la freschezza rinvigorente di un bicchiere di gin spruzzato di limone e Acqua Brillante, ma anche con la luce della tipica “gabbietta” di ceramica artigianale custode di una candela al profumo di anisetta, il liquore caratteristico di Ascoli Piceno inventato dallo stesso Silvio Meletti nel 1870. Accomodatevi, prendetevi del tempo per riempire lo sguardo con la personalità unica del Caffè Meletti e scegliete il vostro drink da una selezione 100% artigianale, il resto lasciatelo all’abilità dei barman e alla qualità signature del locale.
E così la città ha la sua memoria, un gigante del liberty accomodatosi per sempre nella platea di un teatro di vite che si chiama Ascoli Piceno. Meletti è pura artigianalità italiana; tradizionale, autentica, genuina, una realtà antica di cui la Tonica Brillante ha scelto con successo di seguire l’esempio.