Un omaggio di Alessandro Michele, direttore creativo della Maison Gucci dal gennaio 2015, alla città di Firenze, un’esaltazione delle origini storiche del Palazzo della Mercanzia, costruito nel 1359, e già sede dal 2011 del Museo Gucci che rivive oggi una nuova vita grazie alle installazioni e alle opere d’arte che rendono la visita alla Gucci Garden Galleria, un’esperienza assolutamente dinamica e interattiva, oltre che unica.
Un mondo fantastico che include una boutique al piano terra, Gucci Garden, dove trovare una collezione venduta in esclusiva di abbigliamento e accessori, un bookshop e articoli di cartoleria, un ristorante, la Gucci Osteria, affidato alle sapienti mani del pluristellato Massimo Bottura, e una galleria che prende vita al primo e al secondo piano del palazzo, realizzata grazie a diverse collaborazioni artistiche con personaggi di spicco vicini al cuore della Maison. Jayde Fish, Trevor Andrew e Coco Capitán, per fare alcuni nomi, che hanno decorato le pareti lasciando il loro marchio di fabbrica e contribuendo a rendere ancora più vivace e indimenticabile l’esperienza.
Un’organizzazione che non segue schemi cronologici, in una continua contrapposizione tra passato e presente che è pensata appositamente per esplorare l’eclettismo che da sempre caratterizza il brand, sin dalla sua fondazione del 1921. L’archivio storico riprende vita: dalle campagne pubblicitarie, a una selezione dei prodotti vintage più iconici, ai processi di produzione artigianale, baluardo di superiorità qualitativa che da sempre ha caratterizzato l’azienda.
Così, girando per le diverse sale tematiche in cui si articola l’esposizione della Gucci Garden Galleria, scoprirete pezzi di abbigliamento unici, accessori, installazioni video, documenti, manufatti e reperti grafici che vi faranno entrare nel vivo della nuova vision della Maison, mai quanto oggi incastrata in uno spazio temporale indefinibile, dove futuro e passato sono un tutt’uno, sembrando a tratti un lontano domani e in altri uno ieri più vicino.
A partire dalla prima sala Guccification, dove la storia della “doppia G” viene affiancata da forme d’arte decisamente moderne come il GucciGhost di Trouble Andrew e dal nuovo lessico attribuito alla maison dai social network – Guccy, Guccify e Guccification – passando per la seconda Paraphernalia, dedicata ai codici stilistici del brand, fino a Cosmorama, focus sulla clientela e sul jet-set internazionale. Poi si passa al secondo piano, dove due spazi De Rerum Natura e Ephemera si concentrano sull’elemento da cui tutto prende il nome, con focus su animali e giardini e su un carosello storico dedicato alla vita della Maison. A concludere questo teatro dell’immaginario, a tratti quasi dell’assurdo, Cinema da Camera, un vero e proprio auditorium dove vengono proiettati film sperimentali.
Maria Luisa Frisa, critico e fashion curator, direttore artistico del Corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali all’Università Iuav di Venezia, ha affiancato Alessandro Michele in questa avventura, occupandosi dell’organizzazione tematica dell’esposizione. «Per Gucci il passato è parte integrale del presente, il che si accorda perfettamente con l’idea del brand di Alessandro, addirittura con il suo atteggiamento nei confronti di Firenze, la patria di Gucci, che lui percepisce come una città dove la storia è tuttora viva e dinamica».
Se volete perdervi almeno per un po’ in questa Firenze fantastica, lasciatevi trasportare nel mondo meraviglioso di Gucci Garden Galleria e quando sarà il momento, provate a trovare l’uscita e a tornare alla realtà. Siamo sicuri che il magnetismo di questo luogo vi terrà impegnati per un bel po’.