Chi l’ha detto che per mangiare bene bisogna andare necessariamente al ristorante? I centri di ristorazione collettiva sono esclusi dalla partita, a priori? Partendo dalla rinnovata consapevolezza che i grandi centri possono orientare le scelte nutrizionali di un’utenza allargata, a Milano il cibo diventa un medium per promuovere relazioni di qualità anche all’interno dell’Università.
Primo esempio di questo ingresso della cucina gourmet nel mondo studentesco è testimoniato dal distretto che ruota attorno all’Università Luigi Bocconi, vivace area metropolitana, a pochi passi da Porta Romana, vissuta a ritmo incessante tra lezioni, esami e incontri accademici.
Ecco come i grandi Chef hanno varcato le soglie dell’Ateneo, tra insegne interne ed esterne al Campus.
LA CENTRALE, CAFFÈ LETTERARIO e MATERIA
Via Sarfatti, 10, c/o SDA Bocconi School of Management
Dalla necessità di ridefinire il concetto di campus come elemento integrante del tessuto urbano è nato uno dei Centri di Alta Formazione e Specializzazione Universitaria più importanti d’Europa, il Campus SDA Bocconi. Inaugurato alla fine del 2019, si estende su 90mila metri quadri di terreno e sposa l’idea di aprirsi alla città, per offrire tangibili spazi di scambio e confronto tra la comunità universitaria e chi vive il quartiere. La società italiana che offre servizi di ristorazione da oltre mezzo secolo con il brand AD Arte Food è presente in tre diversi locali all’interno del nuovo building. Ma dall’idea di collaborare con lo Chef Daniel Canzian, scelto per offrire a studenti, docenti e visitatori del campus SDA Bocconi un servizio più curato, nascono tre concept completamente diversi che accompagnano gli altrettanti locali del campus. «La biodiversità e la filiera del cibo sono la prima ricchezza del nostro Paese e spero di poter trasferire la loro importanza attraverso i miei piatti, realizzati insieme ai partner che da anni credono nella mia filosofia di cucina. Questo è il mix perfetto che, in sinergia con Ad Arte, permetterà di portare qualità e innovazione – a tavola – in uno dei più importanti atenei Italiani e internazionali» commenta Canzian.
La Centrale
Aperto al pubblico con un servizio snello, il locale deve il suo nome a quella che per i milanesi è sempre stata un’istituzione: la Centrale del latte di Milano. Qui è possibile usufruire di un servizio di caffetteria full day, consumare un pranzo veloce, ma sostanzioso, accomodati al tavolo.
Caffè Letterario
Locale food & drink interno al campus, pensato per gli studenti SDA Bocconi. Un ambiente dove il cibo si integra in un’esperienza di convivialità e di condivisione e il tratto distintivo è legato alla versatilità degli spazi, dal ruolo sociale oltre che di ristoro. Al motto di “con una mano leggo, con l’altra mangio”, il Caffè Letterario si propone come un luogo accogliente, un salotto contemporaneo, reso vivace dagli accenti di colore delle sedute.
Materia
È il ristorante dedicato all’utenza dell’Università Bocconi e di SDA School of Management. Il luogo ideale dove trovare le più semplici ricette della tradizione italiana: pochi ingredienti, purché d’eccellenza. Materia funziona solo a pranzo, per docenti e utenza del campus e propone piatti dall’apporto nutrizionale bilanciato, fondamentale in un luogo di studio e lavoro.
GŪD BOCCONI
Via Guglielmo Röntgen, 1
Anche il format GūD fa il suo ingresso nel mondo Bocconi condividendone i valori dell’accoglienza, della sostenibilità e l’attenzione alla qualità. Si tratta del sesto locale firmato GūD Milano dopo quelli di CityLife, Eustachi, Darsena, Stazione Centrale e Beach all’Idroscalo. La nuova apertura vuole essere una versione contemporanea e cool del bar universitario di stampo classico, candidandosi a modello ideale per gli altri atenei d’Italia. La proposta food & drink è studiata dallo Chef Stefano Cerveni (una stella Michelin al Ristorante Due Colombe in Franciacorta), con il supporto di un nutrizionista che l’ha aiutato nel valutare l’apporto calorico e i valori nutrizionali dei piatti, dando indicazioni fruibili nelle carte. Due i pilastri GūD: le focacce farcite – impastate con farine bio e a lunga lievitazione – e le Italian Cirashi Bowls, bowls di riso nate dalla reinterpretazione del chirashi giapponese, preparato utilizzando riso nelle varietà di Carnaroli e Basmati, cotto con il classico metodo del sushi e condito con materie prime della cucina mediterranea e internazionale.