La galleria d’arte contemporanea Wunderkammern a Milano ha scelto di ospitare per la sua seconda personale la mostra Predictably Irrational, dell’artista JonOne, figura emblematica nell’universo dei Graffiti e della Street Art.
Nato a New York nel 1963 e cresciuto ad Harlem, JonOne (al secolo John Andrew Perello) inaugura il suo percorso artistico a 17 anni, iniziando a realizzare graffiti sui muri della città sotto lo pseudonimo di Jon156, per poi dare vita al gruppo 156 All Starz. Successivamente si sposta a Parigi: proprio la capitale francese diventa il luogo e l’occasione per la sua affermazione artistica. L’artista di origini domenicane ha infatti esposto in importanti gallerie d’arte e istituzioni, come la Fondation Cartier e il Grand Palais, e a oggi vanta numerose collaborazioni con rinomati brand quali Guerlain, Lacoste, Perrier e Air France. Il primo gennaio 2015 è stato insignito della Legion d’onore francese e la sua ormai celebre opera Liberté, Egalité, Fratenité è stata presentata a Palazzo Borbone, sede dell’Assemblea Nazionale di Parigi.
Il trasferimento in Francia coincide con un’evoluzione della sua tecnica pittorica: il supporto prescelto non è più il muro bensì la tela e le bombolette spray cedono il posto alla tavolozza e al pennello, nel tentativo di trasmettere un nuovo ordine a un’arte di per sé sovversiva e al di fuori degli schemi. Le sue opere di fine art tuttavia mantengono inalterato tutto il graffiante fascino della Street Art mediante l’impiego del Tag “Jon”: il marchio-feticcio dell’artista viene infatti ripetuto in maniera ossessiva centinaia di volte, fino a perdersi all’interno dell’opera stessa secondo uno stile unico a metà tra i graffiti e l’Espressionismo astratto, capace di combinare calligrafia, colore e materia pittorica.
I suoi lavori presentati alla mostra Predictably irrational, realizzati con acrilico, olio e inchiostro appositamente per l’occasione, colpiscono immediatamente per la forza espressiva. Opere di grande intensità, che traggono ispirazione dalla vitalità brulicante e prorompente delle metropoli, traducendola attraverso l’uso del colore: toni vivaci, brillanti, a volte dalle sfumature quasi violente, in altri casi nuance plumbee capaci di far risaltare le pennellate dalle tonalità più vivide.
La mostra, curata da Giuseppe Pizzuto, rappresenta il risultato di una riflessione sull’opposizione tra caos e controllo: anche se le opere dell’artista sembrano il risultato di una creazione spontanea, di un gesto immediato dettato dall’istinto, la composizione risulta nell’insieme attentamente studiata, come se fosse scaturita da una scelta intenzionale. D’altro canto, l’inaspettata sovrapposizione dei colori giunge a sovvertire l’ordine e la simmetria della calligrafia, per una serie di tele il cui risultato è sorprendente.
Ogni opera esposta rappresenta l’esempio del genio creativo di JonOne, abile equilibrista sospeso tra previsto e imprevisto, tra ordine e scompiglio, tra pianificazione e improvvisazione. E il sottile filo su cui l’artista procede e di cui si compone la sua stessa arte altro non è che la formicolante, indecifrabile materia di cui è fatta la vita.
Inoltre, in occasione del Salone del Mobile, la Galleria Wunderkammern presenterà dal 12 al 16 aprile, in parallelo con la mostra Predictably irrational dell’artista JonOne, la collezione di arredo urbano 2016 BEND, “Outdoor e urban design”, ideata da Cini Boeri Architetti e prodotta da LAB23.