Quello per Iyo è stato amore a prima vista. O meglio, a primo assaggio. E non si è trattato di un’infatuazione momentanea ma dell’inizio di una solida relazione, con appuntamenti fissi almeno una volta al mese. Perché da Iyo non si cena, si vive un’esperienza culinaria unica, quasi mistica. E basta provarlo una volta per diventarne fortemente dipendenti.
La cucina proposta è di ispirazione giapponese e respiro internazionale. Dal sapiente mix di tradizione nipponica e ingredienti occidentali nascono sapori incredibili. La passione, l’instancabile voglia di sperimentare e la capacità di dosare sapientemente tecnica e creatività sono valse al ristorante la stella Michelin a partire dal 2015. Lo chef Katsumi Soga è il maestro al bancone del sushi, mentre la cucina è capitanata dallo chef Giampiero Brotzu . Padrone di casa è Claudio, della famiglia di ristoratori cinesi Liu (proprietari anche dei ristoranti Gong Oriental Attitude , Yio Omakase , Aalto e Ba Asian Mood).
Nelle prime pagine del menù, Creazioni e Kobachi, si trovano le proposte più originali, ma anche i grandi classici da Iyo sono speciali. La tempura è asciutta e croccante e gli uramaki sono fra i migliori che assaggerete mai. Non si può rinunciare all‘ “Ebi Flo”, roll con tempura di gamberi, tartare di salmone, fiori di zucca e ikura.
Il fiore all’occhiello, però, sono i gunkan: il migliore è decisamente il “Rose” con ricciola, scampo, avocado, tobiko e salsa piccante. Potreste definirli pasticcini perché si sciolgono letteralmente in bocca, sprigionando sapori difficili da dimenticare. In carta anche piatti cotti: non perdetevi il filetto di triglia scottato con olio caldo, cipollotto al sesamo, gelatina di limone e salsa allo jalapeño. Una delizia!
Se i piatti sono speciali, il resto non è da meno. L’ambiente è elegante ma non formale, sapientemente reinterpretato in chiave internazionale e moderna da Carlo Samarati e dal suo team. All’ingresso vi accoglierà una cascata di piante pensili. All’interno della sala troverete un elegante contrasto di materiali lucidi e opachi, fra i colori scuri del marmo, quelli caldi dei mattoni a vista e un’illuminazione sfumata, che evidenzia questo o quel dettaglio. A dare respiro alla sala, poi, elementi vegetali e un minimalismo in stile orientale che va dall’arredamento alla mise en place.
Il servizio è encomiabile: personale attento e solerte senza risultare invasivo. Perché la perfezione si raggiunge solo attraverso la cura e l’attenzione per ogni dettaglio. Lo sa bene Claudio Liu, che grazie all’instancabile ricerca dell’eccellenza nei sapori, negli ambienti e nell’accoglienza ha fatto crescere Iyo giorno dopo giorno, portandolo a diventare il primo etnico stellato d’Italia e uno dei nostri ristoranti preferiti.