La storia inizia circa quarant’anni fa in via Solferino 25, angolo Via Marsala. La cornice d’altri tempi e l’atmosfera quasi surreale sono quelle di Brera, il cuore artistico della città meneghina. Il nostro protagonista,Gianni, è partito da molto lontano per sfidare la sorte e seguire le sue intuizioni. L’idea era quella di creare una seconda casa, un altrove accogliente in cui ritrovarsi, partendo da qualcosa di “piccolo ma essenziale”. La Briciola, noto ristorante nel cuore di Brera, è nato più o meno così.
Un turbine di luci colorate, arredi affettuosamente kitsch, alberi illuminati e atmosfere che ricordano i colori e il calore del Natale, come se il tempo si fosse fermato. Ad accogliervi, oltrepassato l’ingresso, sarà proprio il protagonista della storia: all’anagrafe Giovanni Battista Valveri, ormai per tutti solo Gianni, o ancora meglio “Il Gianni della Briciola”. Al suo fianco, lo chef Massimo Micheli e la responsabile di sala Stefania Valsecchi.
Quella de La Briciola è una storia di fatiche, ma soprattutto di traguardi, costellati da una seconda apertura – ormai ventennale – a Santo Domingo e da una più recente gemella milanese, La Briciola Mare, che si concentra sulle specialità di pesce. La chiave del successo è stata sicuramente, oltre alla cucina, l’abilità di re-inventarsi negli anni, ma soprattutto quella di raccontarsi. Prima di Instagram e prima dei blog, La Briciola si è imposta come il place to be milanese per eccellenza, complici la posizione, un po’ di sano passaparola e il pubblico di habitué più o meno conosciuti.
La cucina, sotto la supervisione dello chef Micheli, propone piatti della tradizione milanese e mediterranea in chiave “fantasiosa”, come la definisce il padrone di casa. Troverete quindi i risotti, tra tutti il milanesissimo riso al salto con dadolata di prosciutto crudo di Parma, spaghetti di grano duro con pomodoro di Corbara e gli gnocchetti al tartufo. Accanto ai primi, spiccano sul menu le tartare e la più che cospicua lista di carpacci, che potrete assaggiare in decine di varianti: crudi, scottati, di carne e di pesce. Per i più tradizionalisti, bistecca alla fiorentina e il più classico degli evergreen: la cotoletta alla milanese. L’assortimento delle proposte culinarie si accompagna a quello della cantina, che accoglie oltre 3000 etichette per 500 diverse varietà di vini.
Il conto, complici la location, l’atmosfera e la scelta di materie prime di qualità, è quello delle occasioni speciali, ma perseverate e fidatevi del consiglio: lasciate un po’ di spazio anche per il dolce. Tiramisù, crema catalana o tortino al cioccolato, non importa. La Briciola sa bene come addolcire l’arrivederci e regalarvi il lieto fine. Insieme al dolce prescelto, arriveranno al tavolo coloratissimi barattoli pieni di caramelle gommose, amaretti, meringhe al cioccolato e liquirizie!