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Interviste

La Milano di Syria e i suoi vent’anni di carriera

Romana di nascita e milanese d’adozione, Cecilia Cipressi, in arte Syria, non smette mai di rincorrere i suoi sogni

Eclettica e versatile, figlia di una discografia che rincorre poco il successo e molto la qualità. Perché per Syria, nome d’arte di Cecilia Cipressi, suonare è qualcosa che va oltre le classifiche, le Top Ten e i premi. Cresciuta con la musica nel sangue, che cerca di trasmettere anche ai figli con cui ascolta di tutto… perché alla fine – dice – sono loro che devono scegliere. Tante volte a Sanremo, Syria è rimasta con i piedi per terra: non smette mai di stupire e sa rimettersi in gioco anche come DJ. Il suo ultimo singolo “Islanda” lo ha dedicato al marito: sposata da quattordici anni, due figli e una carriera che dura da venti. Syria è coerente e testarda, non smette mai di rincorrere i suoi sogni. Nata a Roma, si trasferisce a Milano giovanissima e oggi si racconta così…

Perché hai deciso di venire a vivere a Milano? Che città hai trovato?
Mi sono trasferita a Milano quindici anni fa per amore, i primi tempi ho fatto molta fatica a integrarmi e avevo una nostalgia immensa della mia famiglia e degli amici. Dopo qualche anno ho iniziato a cogliere molti lati positivi di Milano a tal punto da desiderare di vivere qui per sempre e non più a Roma.

Una tua giornata tipo a Milano?
Ogni giornata è diversa. Giro molto in bicicletta, vado in palestra vicino casa molto spesso e mi dedico ai figli, al pranzo, alla casa e alle loro giornate da organizzare. Il pomeriggio vado in studio a lavorare a nuove produzioni, condivido aperitivi di lavoro, o molte volte suono e faccio Dj Set per diversi eventi quando non sono in tour… Insomma non mi fermo mai! Vado in giro per mostre e per concerti, questa città è davvero molto stimolante…

In un weekend di sole cosa fai a Milano? Dove vai, come ti svaghi?
Amo andare sui Navigli, pranzare fuori da quelle parti e frequentare il mercato l’ultima domenica del mese.

La tua Milano in tre luoghi del cuore?
Il Teatro Strehler, il Castello Sforzesco e Brera.

Brunch?
Eataly Milano.

Pranzo?
Yokoama ristorante Giapponese, La Lisca ristorante di pesce in via Marghera, il 28 posti Bistrot sul Naviglio.

Aperitivo?
Da Zog sul Naviglio grande.

Il tuo cocktail preferito prima di salire sul palco?
Un bicchiere di vino bianco gelato.

Dove vai a cena dopo un concerto?
Non ceno mai dopo un concerto o un dj set a Milano al massimo sprofondo sul divano con una vaschetta di gelato di Gelati Famosi di via Marghera.

Il tuo look ideale per stare sul palco?
Amo vestirmi in lungo se devo esibirmi con il mio spettacolo teatrale “Bellissime”, dedicato alle donne della musica italiana. Se faccio i miei concerti mi ispiro a Frida Kahlo e per i Dj set un po’ più sexy e grintosa…

Dove vorresti suonare dal vivo a Milano?
Al Teatro Parenti.

Qual è il punto di Milano dove ti piace stare con i tuoi figli?
Al parco Sempione con il mio bimbo piccolo Romeo e con la grande in Brera.

Un tuo luogo nascosto della città?
Nelle chiese.

Se un romano viene a Milano per un giorno… dove lo porti?
Ovunque…

Una cena romantica con tuo marito dove la faresti? E cosa ti piacerebbe mangiare?
Al 28 posti… È difficile spiegarlo, bisogna solo andarci e lasciarsi andare perché lo chef propone delle cose da perdere la testa!

Il nuovo singolo si chiama Islanda… perché la scelta di questo paese?
Perché paragono il nostro amore alla bellezza di quella terra.

Sei per l’estate o per l’inverno?
Estate!

Prossimamente uscirà il tuo “Best of”. Raccontamelo…
Uscirà un live del mio concerto registrato il 2 dicembre al Teatro Grande di Brescia e condiviso con l’orchestra Filarmonica Italiana diretta dal maestro Bruno Santori. Festeggio vent’anni di carriera!

Dimmi il titolo di due canzoni che più ti rappresentano e perché?
Momenti e Islanda. La prima è di Sergio Endrigo ed è un inedito che mi ha regalato sua figlia e che amo tantissimo. Islanda perché è il mio nuovo singolo ed è dedicato a mio marito Pierpaolo.

Se dovessi dedicare una canzone a Milano e una a Roma quale sceglieresti?
A Milano Com’è bella la città di Gaber e a Roma Sempre di Gabriella Ferri.

Grazie ancora Syria e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti! Complimenti vivissimi dalla redazione Flawless Milano.

Photo credit: Pier Nicola Bruno. Make-up & Hair: Fabio D’Onofrio.

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