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Alchimisti e maghi della cucina con una spiccata inventiva, un’inguaribile sindrome di Wanderlust e una passione per la ricerca meticolosa, riuniti sotto lo stesso tetto. Al civico 1 di via Fusetti, in quella traversa al riparo dal caos del Naviglio Grande, sembrano avercele proprio tutte le caratteristiche e le intenzioni per far rimanere chiunque a bocca aperta.
Cocktail bar e primo bar fusion, Iter – che ormai non ha più bisogno di tante presentazioni – è il luogo meneghino per eccellenza dove si può viaggiare con la mente e con il palato “From Italy To The World” usando come biglietti di andata e ritorno drink di Mixology e manicaretti intrisi di racconti, storie di destinazioni e di un team dall’animo esploratore.
Anche questa volta, rispettando tempi e premesse-promesse degli esordi, la triade “camaleontica” composta da chef, bartender e fotografo ha impacchettato la propria creatività riponendola al sicuro negli zaini, ed è partita alla volta dell’ennesima meta estera, per studiarne culture, tradizioni e sapori da reinterpretare poi nella cucina, dietro il bancone e nell’arredamento del locale, – come sempre.
L’ “aeroporto gastronomico” capitanato da Flavio Angiolillo & Co (proprietario del Mag Navigli, 1930 Speakeasy e Backdoor43), che fino a poco tempo fa ci ha permesso di conoscere Panama pur avendo i piedi piantati a Milano, ha infatti lanciato il nuovo menù: una fucina di novità interattive e di gusto, sviluppato in realtà aumentata. Scaricando Zappar, un’applicazione sul vostro cellulare e scansionando le apposite sezioni che spalleggiano le creazioni nel beverage o nel food, avrete la possibilità di diventare veri e propri spettatori di brevi video clip girati e creati dallo staff per documentare e condividere momenti della loro avventura.
Il libricino blu che sfoglierete d’ora in avanti per sei mesi, da oltreoceano vi fa tornare in Europa, per catapultarvi in Francia: quasi fosse un diario di bordo costellato di giochi di parole, ogni pagina è una rivelazione continua di una città, una zona o una regione meridionale del Paese dell’Amore, di cui vengono riproposte certe specialità, sapientemente unite a quelle italiane.
Così, sorseggiando ad esempio un Ora o il gemello diverso complementare Et Labora ci si sente a Chartreuse tra i Monaci Certosini e se ne scoprono i suoi liquori, mentre per un giro nella Provenza della lavanda dovete optare per un Provenzale, preparato con prodotti Farmily e aromi. E se il Sour Faire rimanda a Revel e al sovoir-faire di questa cittadina del rame con un mix di distillati, alcolato di peperoncino, limone e sciroppo di siero di latte di capra, vi bastano Quattro Baci per arrivare a Perigord.
A seguire i 9 cocktail speciali, che rappresentano le tappe dell’itinerario seguito a bordo di un auto dalla crew, ci sono in lista anche 3 Best Of dei viaggi passati, che parlano di Italia, Olanda e della già citata Panama, e vini e birre, per chi cerca un’alternativa ai drink. Il tutto da accompagnare a sfiziose petites bouchées o a piatti con ricette più strutturate, rigorosamente tipiche della gastronomia francese, e da gustare stando seduti attorno ai tavoli di un microcosmo fatto di contaminazioni, che fa tanto venir voglia di prendere il primo volo e partire.
Il punto d’incontro perfetto tra casa e non casa, tra qui e lì, – ecco cos’è Iter.
Nota dell’editore: è con orgoglio che ti informiamo che questo articolo è sponsorizzato da Maio S.r.l. e promosso da FLAWLESS.life . Ti ringraziamo per supportare gli sponsor che rendono Flawless Milano possibile.