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Sizes Matter: Backdoor 43 Lancia una Nuova Drink List Ispirata alle Attrazioni Più Piccole al Mondo

Un’intera isola, una moschea indiana e un aeroporto caraibico in 4m², l’universo alcolico in miniatura di Backdoor 43 si espande.

Piccolo, piccolissimo, anzi il più piccolo del mondo; Backdoor 43 è il primo progetto drink away di Flavio Angiolillo, una curiosa porticina senza insegna socchiusa sulla tana del Bianconiglio milanese. Inguaribile appassionato delle miscele della Fa(r)mily e un po’ rallentato dai fumi dell’alcol se ne starà in un angolo a sorseggiare il suo Chisai al ritmo della lancetta dei minuti, dunque non vi preoccupate, di tempo qui ne avrete in abbondanza. Rubatene giusto un po’ alla vostra esperienza di drink tasting per ammirare la stanzetta in cui dimora il locale; vera, personale, vissuta, è una superstrada di mensole e boiserie affollate da oggetti di ogni tipo, dalle bottiglie ai ritagli di giornale, mongolfiere in miniatura, teschi smaltati d’oro e manichini d’artista. Per non parlare del barman, iconico personaggio che nasconde a stento il suo straripante senso dell’umorismo dietro a una maschera da Guy Fawkes (V per Vendetta).

L’estate è sua, da Ticinese al Centro Storico, fino in Porta Venezia (se il drink vi dura fino a lì) vediamo già le mani di Milano reggere migliaia d’irriverenti bicchieri presi d’asporto al Backdoor 43, che per dare il benvenuto alla bella stagione con classe ha lanciato una nuova drink list ispirata alle attrazioni più piccole al mondo. L’universo alcolico in miniatura del tiniest cocktail bar si espande e sfila tra le steppe rossastre del deserto Giordano, sfiora il Mare del Nord nella cittadina inglese di Suffolk e torna in patria facendo tappa tra le colline romagnole, giusto il tempo di un aperitivo a pangiallo e vinsanto. Otto paesi per otto cocktail ispirati alla storia, alla cultura e alle tradizioni del luogo che li identifica, realizzati con materie prime tipiche e modellati sulle caratteristiche del territorio che raccontano.

Come già anticipato, il boeing Backdoor 74(3)7 fa del deserto della Giordania la sua prima tappa, una terra selvaggia e affascinante dove un maggiolino Volkswagen Beetle convertito a stanzetta d’hotel vi aspetta per un’esperienza di soggiorno estrema. Ai ragazzi del MAG non serviva altro che questo per inventarsi una nuova ricetta. Le Geki-Sema Houses, le case-loculo giapponesi più piccole al mondo, e Just Room Enough, una minuscola isola nello Stato di New York, fanno da secondo e terzo trampolino per la fantasia dei barman del locale, che elaborano Chisai e Hub Island. Si decolla di nuovo per riatterrare in Africa Centrale, più precisamente nello stato equatoriale del Gabon, dove la resilienza delle donne pigmee ha ispirato il cocktail Jenji. Italia, India, Inghilterra e Arcipelago Caraibico completano lo stravagante itinerario del Backdoor 43, che da microscopici vulcani, moschee, pub a misura di folletto e un aeroporto a sfioro sul mare ha tirato fuori miscele profondamente caratteristiche: Monte Busca, Namasté, Nutshell e Saint Barth.

Se si vuole coronare la serata gustando le creazioni di mixology taylor made all’interno del locale la prenotazione è obbligatoria (potete farlo qui), ma nulla vieta di esportare la filosofia del bere di Backdoor 43 ovunque vogliate con un drink d’asporto. Pronti a partire?

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