Un incontro d’arte. Non riesco a trovare altre parole per descrivere il ristorante Torre, ultima opera a completamento della Fondazione Prada, quartiere Ripamonti. Un’area ex industriale che ha ripreso vita proprio grazie alla realizzazione della Fondazione e alla bonifica del vicino scalo Romana.
L’inaugurazione della Torre, in occasione del salone del mobile 2018, è stata l’ennesima prova della forza del quartiere e della sua volontà di riscattarsi. La struttura è talmente bella da togliere il fiato. Progettata da Rem Koolhaas, architetto olandese preceduto dalla sua fama, viene definita da lui stesso “un collage di temi ed elementi preesistenti”. Le geometrie si incastrano perfettamente unendo le pareti in cemento bianco che ne ricoprono tutti i 60 metri di altezza.
I primi piani della Torre sono dedicati allo spazio espositivo dove è possibile ammirare opere del progetto Atlas della collezione Prada. Un ascensore in vetro e marmo conduce invece al bar e al ristorante, collocati al sesto e settimo piano.
La location vale una visita semplicemente per il panorama di cui si può godere dalla terrazza: una prospettiva su tutto lo skyline milanese. La vetrata che scherma l’interno è una bottiglieria sospesa, scenografica soprattutto la sera, quando viene illuminata. Anche il resto degli arredi sono incantevoli: pezzi originali del Four Seasons Restaurant di New York si uniscono ad elementi dell’installazione di The Double Club realizzata da Carsten Höller.
La proposta gastronomica dello chef Lorenzo Lunghi prevede un menu autenticamente italiano, a partire dalle sue radici toscane. Una proposta rassicurante, gustosa, rispettosa della stagionalità e attenta all’impatto ambientale. Gli ingredienti del menu sono esaltati nella loro semplicità, come nel Risotto con salsa di crostacei e gamberi rossi o nello Spaghettone.
Lorenzo Lunghi mostra con una certa disinvoltura e un pizzico di spensieratezza, una profonda conoscenza tecnica, che intreccia in maniera equilibrata la formazione francese e la cultura gastronomica italiana. A completare l’offerta per i fortunati ospiti del ristorante, una prestigiosa selezione di vini composta da etichette italiane e internazionali.
Totalmente di design anche il bancone bar, dove è possibile consumare una light dinner sorseggiando vini alla mescita o distillati internazionali. Il risultato complessivo è talmente scenografico da valere assolutamente una visita: ve lo consiglio soprattutto la sera, per una cena elegante galante o d’affari, per un drink o per chiunque abbia voglia di godersi una vista mozzafiato su una Milano illuminata.