Si nasconde in uno dei tanti vicoli nel cuore della Capitale Green T., sfuggente all’occhio del turista ma impossibile da celare al palato dei locals, questo ristorantino della tradizione del Sol Levante ha aperto i battenti in Via del Piè di Marmo 28 nel 2005, e da allora diffonde usanze e costumi cinesi sotto forma di raffinate pietanze gourmet, eleganti riti del tè e splendidi vestiti tradizionali. Piccolo ma con una fama che supera i confini nazionali, fino addirittura a valicare quelli del suo paese d’origine, il locale si è guadagnato numerosi riconoscimenti, compreso l’inserimento tra le mete “bib gourmand” della prestigiosa Guida Michelin.
Orgoglioso della propria storia nazionale, il Green T. si è distinto dal caotico panorama dei ristoranti orientali e fusion che spopolano a Roma aprendosi al confronto con il territorio italiano, soprattutto per il reperimento di ingredienti di prima qualità, ma mantenendo al tempo stesso un legame autentico con le tradizioni cinesi, feste e ricorrenze accompagnate da squisiti cibi caratteristici. Seduti all’ombra del Pantheon, rivivrete l’atmosfera di una cena in una famiglia cinese, attingendo da un abbondante banchetto a base di squisite preparazioni caratteristiche del Capodanno, della Festa della Luna e di quella delle Lanterne tra le altre, di cui i titolari conservano gelosamente la memoria come un pezzo di casa. Le sale del ristorante sono armoniosamente in tinta con le tonalità calde così apprezzate nei paesi orientali; il rosso in particolare, immediatamente associato al Capodanno e simbolo di felicità, fortuna e ricchezza, domina gli ambienti scaldandoli con una tavolozza di rassicuranti sfumature. Tavoli e sedie in legno, lanterne e piccoli oggetti ornamentali in ceramica colorata completano il quadro, amalgamandosi alla perfezione nel contesto del ristorante grazie all’illuminazione diffusa.
Da Green T. si viene per riscoprire i veri sapori dell’alta cucina cinese, ripulendone l’immagine erronea comunicata dai più popolari locali fusion. Un morso alla croccantissima pelle glassata del petto d’anatra e sarete in paradiso, ma non è il caso di fermarsi a una portata, proseguite con un assaggio della pietanza dalla fama più controversa di sempre, le celebri “uova centenarie”, o con i fiori di calamari. I dolci? Il galateo sarebbe contrario ma vi assicuriamo che sono da leccarsi le dita, prelibati sapori e consistenze estranee al palato occidentale come quella del Tangyuan, una sfera dolce a base di riso glutinoso e servito in un brodo caldo, il dolce della moglie, con pasta di mandorle, pasta sfoglia e ripieno di melone invernale, o ancora i delicatissimi dolci della luna.
Da Green T. la Cina non c’è solo nel cibo, il personale di sala saprà deliziarvi consigliando i migliori abbinamenti di tè e infusi nel rispetto dei gusti personali e di questa antichissima arte del Sol Levante. Dal riconosciuto potere rilassante e con la capacità di creare piacevoli momenti da trascorrere in compagnia, il rito del tè è un’affascinante tradizione che potrete tentare di replicare anche a casa, acquistando i magnifici servizi di porcellane artigianali in vendita presso la boutique del ristorante.