Le O.G.R sono l’eclettismo fatto persona. Incubatore di creatività, le Officine Grandi Riparazioni rientrano probabilmente fra gli spazi più attivi e dinamici non solo di Torino ma anche d’Italia. A solo un anno dall’apertura ufficiale al pubblico si sono immediatamente imposte come cantiere di sperimentazione e avanguardia all’interno del panorama culturale torinese.
Riuscire a descrivere uno spazio così fertile e originale è un’impresa difficile. Perché in primis le OGR sono un luogo da vivere giorno per giorno. Non sono il solito spazio concerti, o il solito museo o il classico ristorante, tantomeno il solito ufficio. Stiamo parlando di un progetto super ambizioso che raccoglie in sé anime di ogni genere accomunate dal fatto di volersi distinguere.
Come suggerisce il nome, le Officine Grandi Riparazioni erano un luogo adibito alla manutenzione delle carrozze ferroviarie: una superficie di 35.000 metri quadri completamente ristrutturata nel segno dell’industrial architecture. Ferro, vetro, mattoni a vista e pareti scrostate caratterizzano l’enorme edificio a forma di H che oggi ospita concerti, workshop, installazioni, mostre, coworking, ristorante, bar e molto altro ancora.
Lasciatevi sorprendere dalla incredibile offerta di arte e musica dell’Officina nord che in un solo anno di attività ha ospitato artisti internazionali del calibro dei Kraftwerk, Giorgio Moroder, Chemical Brothers, New Orders passando per le note del pianoforte di Yann Tiersen, Ezio bosso e Michael Nyman fino ad arrivare alle sonorità di John Cale, dei Blonde Redhead e dell’imprevedibile Arto Lisndsay.
Quando dico che le OGR sono da vivere voglio dire che oltre ai grandi nomi il programma è fitto di eventi “minori” che propongono artisti tutti da scoprire. Ma questo spazio è anche laboratorio artistico: mostre, installazioni, performance e danza sono all’ordine del giorno in un mix incredibile di creatività dalla quale lasciarsi travolgere e farsi inspirare.
Le Officine Sud invece sono in via di ultimazione e apriranno a breve: uno spazio altrettanto grande (9000 metri quadrati) interamente dedicato all’innovazione e alla creazione. Un luogo in cui sono le idee a esser messe in cantiere attraverso il supporto a startup e imprese operanti nel settore delle industrie creative.
Infine, non poteva mancare la parte dedicata al food and beverage. Al centro di questa grande H infatti troviamo lo Snodo, il cuore pulsante della ristorazione delle OGR. Dalla colazione fino al cocktail dopo cena anche questo spazio punta a essere unico e intrigante: il ristorante bistrot per un pasto veloce ma ugualmente gustoso e invitante, l’Officina del gusto per una cena più ricercata ed elegante e infine il bar con le sue colazioni classiche e internazionali, le merende e di sera cocktail e aperitivi. Ognuna di queste proposte ha la sua cornice ideale pensata per il momento della giornata: dagli ambienti più intimi al lungo social table in legno massello in cui conversare, lavorare o bere un caffè in compagnia.
Insomma, le OGR sono davvero un’esperienza a tutto tondo da vivere quotidianamente. Perfette per chi rifugge la noia e ha sempre voglia di lasciarsi sorprendere.