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Dimmi in che Città d’Italia vai e ti dirò dove Bere il Miglior Campari Negroni

Per le vacanze invernali avete in programma di visitare una delle tante città d’arte della nostra penisola? Abbiamo preparato per voi una lista dei locali in cui bere il miglior Campari Negroni, per vivere momenti speciali a due o con gli amici, seguendo anche un po’ le tappe della storia di questo cocktail iconico.

Le feste di fine anno sono l’occasione giusta per visitare le principali città del Bel Paese, scrigni di infinite bellezze artistiche e culturali, ma anche sede di locali imperdibili, storici o innovativi, dove rilassarsi dopo una giornata passata a visitare musei, gallerie e palazzi antichi. E cosa c’è di meglio, dopo il tramonto, dopo aver magari camminato al freddo tutta la giornata, che accomodarsi su un confortevole divano in un ambiente caldo e accogliente, dove barman esperti preparano per voi un Negroni fatto a regola d’arte, rigorosamente mescolato, non shakerato? La composizione di questo iconico e amatissimo cocktail, a dispetto di tutte le mode, resta invariata dal 1919, quando a Firenze il Conte Camillo Negroni chiese al barman dello storico Caffè Casoni di rivisitare il solito Americano sostituendo il seltz con il gin. Il nuovo cocktail “alla moda del conte Negroni” che, vi ricordiamo, si ottiene versando in un bicchiere pieno di ghiaccio gin, vermouth e Campari in parti uguali e guarnendo poi con una fettina di arancia, piacque talmente tanto da diventare poi solo “Negroni”. Grazie al suo gusto bilanciato e deciso, la popolarità del Negroni, che negli anni della Dolce Vita ha inebriato e ispirato artisti come Ernest Hemingway, Orson Wells e Ian Fleming, l’autore di James Bond, ancora oggi è in continua crescita. Merito soprattutto di un ingrediente come il Campari, iconico e inimitabile bitter che, grazie al suo aroma intenso, piacevolmente amaro, e alla sua inconfondibile “red passion” ha accompagnato la storia del Negroni fin dalle sue origini. Per questo, per ognuna delle principali città italiane vi indichiamo i locali migliori in cui sorseggiare questo leggendario cocktail, che col suo sapore e il suo profumo impareggiabile contribuirà a suggellare i momenti speciali del vostro viaggio.

MILANO

La Milano da bere nella sua accezione più anni ‘80 non c’è più da un pezzo, ma Milano beve eccome, e lo fa anche bene, come testimoniano i numerosi e pluripremiati cocktail bar di alto livello presenti sotto la Madonnina, dove la miscelazione è arte, studio, ricerca e soprattutto divertimento.

I Migliori Cocktail Analcolici da provare a Milano e Dintorni

Moebius

Moebius

Via Alfredo Cappellini, 25

Tra il vivace quartiere di porta Venezia e la brulicante Stazione Centrale, Moebius è un locale urbano e polifunzionale dalle molteplici anime, che unisce design, buon bere, fine dining, tapas e musica. Il suo concept architettonico, indubbiamente d’impatto, è curato nei minimi dettagli e oscilla tra l’industrial, il vintage e il naturale, tra enormi vetrate, lampade di modernariato, grandi tavoli per la condivisione in legno grezzo, mattoni a vista, divani e poltroncine in velluto e un ristorante che pare sospeso nell’aria. E nel mezzo di tutto questo, il cocktail bar che emerge come un punto focale, meta indiscussa sotto la Madonnina per chi vuole immergersi in un universo mixology dalla forte personalità, sia per quanto riguarda i cocktail ad alto tasso di creatività sia per i classici inossidabili, da gustare senza compromessi, come per l’appunto il Negroni.

CÀ-RI-CO

Via Savona, 1,

Situato in via Savona, nel dinamico quartiere del design, Cà-ri-co, seppur aperto da pochi anni, si è immediatamente distinto nel panorama del buon bere meneghino, tanto da essere già stato annoverato all’interno di varie prestigiose classifiche, tra cui Best Discovery di The World’s 50 Best e TOP500 World’s Bar. Questo grazie all’atmosfera casual e accogliente ma comunque sofisticata e soprattutto alla ricerca e all’innovazione costante riservata alle miscelazioni d’autore, abbinate a sfiziosi assaggi preparati con ingredienti di qualità. E quale miglior luogo per assaggiare un Negroni preparato con tuti i crismi se non in un locale che a questo leggendario cocktail ha addirittura dedicato una stanza tutta sua? Cà-ri-co infatti è il primo bar al mondo a offrire una Negroni Room, un’esperienza immersiva per scoprire la storia di questo aperitivo in tutte le sue sfumature, accompagnati da un menù di sette portate in pairing.

Bulk Mixology Food Bar

Via Aristotile Fioravanti, 4

In questo lounge bar e bistrot firmato dallo chef Giancarlo Morelli e ospitato (ma assolutamente indipendente) all’interno dell’Hotel Viu, 5 stelle luxury in zona Chinatown, è possibile gustare a tutte le ore cocktail d’autore accompagnati da piatti sfiziosi e appetitosi. L’atmosfera è raffinata ma informale, mentre gli arredi di design sobri ed essenziali invitano a rilassarsi dopo una giornata di lavoro o di shopping e, se il meteo lo consente, ci si può accomodare nel piacevole dehor. I bartender del Bulk, preparati e cordiali, vi sapranno coccolare con una drink list che offre spirits pregiati, proposte creative, inusuali e ironiche, ma anche grandi classici preparati con abilità.

ROMA

Da sempre in pole position in fatto di nightlife e ”dolce vita”, oggi la capitale ospita alcuni dei templi del buon bere nazionali ed è salita alla ribalta nel panorama della mixology italiana ed internazionale.

Drink Kong Roma

Drink Kong

Drink Kong

Piazza di S. Martino Ai Monti, 8

Grandi scritte al neon e arredi futuristi ispirati a “Blade Runner” per questa insegna d’eccellenza della mixology nazionale. Creatura del celebrato bartender Patrick Pistolesi e menzionato nella classifica “The World’s 50 Best Bars”, Drink Kong stupisce per la sua atmosfera avveniristica e internazionale. Fermarsi a bere un drink qui significa regalarsi un’esperienza unica ed esclusiva ed entrare totalmente nella filosofia di Pistolesi, che appassionato di Giappone, ha anche creato una sorta di private room dedicata proprio al Sol Levante. Anche l’offerta gastronomica sia assesta su piatti di ispirazione orientale, perfettamente inseriti all’interno di un percorso di degustazione in cui i drink, di ricerca o tradizionali come il Negroni, restano comunque in primo piano.

Santa Cocktail Club

Corso Vittorio Emanuele II, 110

Cosa può esserci di meglio che sorseggiare un buon Negroni, sul rooftop di un palazzo romano, mentre il tramonto colora di rosso i tetti della città eterna? Fondato dai gestori dell’omonimo cocktail bar di Firenze, il Santa Cocktail Club è ospitato al quinto piano dell’hotel L’Orologio, con vista sul Pantheon e sull’Altare della Patria e si distingue per l’attenzione ai dettagli, a partire dai bicchieri di design, unici al tatto e nella forma, fino all’illuminazione calda e avvolgente e all’arredamento raffinato e minimale. Spirits, distillati pregiati, signature cocktails e classici aperitivi all’italiana qui si alternano a riduzioni artigianali a base di frutta di stagione ed erbe botaniche e si abbinano a stuzzichini o piatti più sostanziosi.

Rem

Vicolo di Santa Margherita, 1

Chi ai romantici tramonti preferisce le atmosfere notturne, cariche di mistero e di promesse sussurrate, nel suo tour di Roma non può farsi mancare una tappa al Rem, cocktail bar di Trastevere con una drink list ispirata alle fasi del sonno. Acronimo di Rapid Eye Movement, ovvero la fase più profonda del sonno, in cui gli occhi effettuano movimenti oscillatori, è un luogo che dà il meglio di sé proprio quando il resto della città si addormenta, dalle 22 alle 5 del mattino. La drink list, dinamica e modulabile, prevede proposte create in relazione all’ora di arrivo e quindi alla fase di sonno correlata, in continua evoluzione durante la serata. I drink sono studiati in base alle sensazioni che il cervello percepisce in ogni ciclo di sonno, in un’esperienza che non è solamente gustativa ma che coinvolge tutti i sensi per offrire un’immersione completa.

NAPOLI

Ospitalità ed empatia congenite e un’invidiabile capacità di intercettare i trend più contemporanei fanno di Napoli una delle nuove mete più interessanti per chi è appassionato di mixology e drink d’autore.

Riot Concept Store

Riot

Bidder Bar

C.so Vittorio Emanuele, 135

A Chiaia, nel cuore di Napoli, il Grand Hotel Parker’s dal 1870, accoglie i suoi ospiti con un panorama mozzafiato che include l’intero Golfo di Napoli, da Posillipo al Vesuvio. Al sesto pianto di questo imponente palazzo si trova il Bidder Bar, nuovo place to be della scena del buon bere partenopeo. Dedicato a due importanti icone inglesi, James Bond e il fondatore dell’hotel George Bidder Parker, questo cocktail bar, combina il calore e l’ospitalità campana con l’aplomb e il savoir fair anglosassone. Ne risulta una drink list che, oltre a proporre, ovviamente, i cocktail più amati dall’agente 007, primo tra tutti il Negroni, vanta etichette internazionali tra le più prestigiose e riconoscibili, senza dimenticare la ricerca in ambito mixology.

Riot

 Via Michele Kerbaker, 19

Situato nel cuore del Vomero, Riot è in prima istanza un concept store che diverse anime: negozio di abbigliamento streetwear, rivenditore di vinili, cocktail bar e area per eventi e mostre. Qui regna un’atmosfera giovane e creativa: ogni vinile, ogni accessorio, ogni capo di abbigliamento e ogni drink può aiutare a esprimere il proprio carattere e la propria personalità al meglio. Perfetto per chi vuole rilassarsi dopo un giro di shopping tra i negozi del Vomero o dopo aver vistato La Certosa di San Martino o Castel Sant’Elmo, il cocktail bar di Riot propone abbinamenti semplici ma di carattere e grandi drink classici, dichiarando come mission quella di rispettare la tradizione della mixology, offrendo proposte capaci di avvicinare il pubblico al culto del bere.

Barrio Botanico

Via Medina, 24

Barrio Botanico è un suggestivo cocktail bar custodito all’interno di Palazzo Fondi, risalente al XVII secolo e affacciato su una delle vie principali del centro di Napoli, a due passi da Piazza del Municipio e dal Maschio Angioino. L’edificio fa parte un progetto di valorizzazione dal grande impatto sociale, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza uno spazio urbano prestigioso che unisca arte, cultura, sperimentazione e multidisciplinarità. Barrio Botanico trova casa nella meravigliosa corte di questo edificio di cinque piani, impreziosito da un’instagrammatissima scala del Vanvitelli. Un’oasi verde nel brulicante via vai partenopeo, è il posto ideale per concedersi un aperitivo immersi nell’autentica atmosfera napoletana, con suggestioni mediterranee, sorseggiando cocktail particolari, alcolici e analcolici, accompagnati da stuzzichini.

FIRENZE

Culla del Rinascimento, Firenze vanta anche tanti locali alla moda, alimentati dai numerosi eventi internazionali che si tengono in città. Da sempre crocevia di culture, non è un caso che proprio qui il conte Negroni, influenzato dai suoi viaggi in Inghilterra, abbia deciso di aggiungere del gin al suo Americano!

le citta italiane in cui bere il Negroni

Colle Bereto

Colle Bereto

Piazza degli Strozzi, 5

Uno dei cocktail bar più alla moda di Firenze, meta imperdibile per gli amanti dell’aperitivo fiorentino. Incastonato nella centralissima Piazza Strozzi, proprio davanti al prestigioso museo di Palazzo Strozzi, Colle Bereto propone una drink list ricca e fantasiosa che spazia da grandi classici della miscelazione alle creazioni signature, senza dimenticare una selezione di vini, tra cui quelli homemade nell’omonima azienda agricola, e parecchie etichette di prestigiosi champagne. Ad accompagnare i brindisi in questo locale, punto di riferimento per la movida più esclusiva e spesso teatro di eventi e party privati, una proposta gastronomica sfiziosa e un piacevole dj-set. E, visto che il Negroni è nato a due passi da qui, all’angolo tra via Tornabuoni e via della Spada, è impossibile non ordinarlo!

Santa Cocktail Bar

 P.za di Santa Maria Novella, 1

In uno degli angoli più suggestivi di Firenze, piazza Santa Maria Novella, comodissima per chi arriva dall’omonima stazione, c’è il Santa Cocktail Bar. Qui, tradizione e modernità vanno di pari passo: all’ombra della storica chiesa e del museo di Santa Maria Novella, è bandita la plastica, si utilizzano bicchieri dalle forme particolari e ingredienti alternativi, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. La scelta di ogni singola materia prima è dettata da gusto e passione, con l’obiettivo di offrire agli avventori cocktail creati in maniera sartoriale e in grado di avvolgere tutti sensi. L’esplorazione di nuovi sapori è di casa e si punta molto sulla ricerca, sia per quanto riguarda i distillati, sia gli estratti e i liquori più particolari, sia quando si tratta di preparare sciroppi di frutta fresca di stagione fatti in casa.

 Il Rifrullo

Via di S. Niccolò, 57

Nel cuore dell’Oltrarno, il Rifrullo è perfetto per immergersi in uno dei quartieri più autentici e animati di Firenze: San Niccolò. È un cocktail bar e bistrot, dinamico, versatile e accogliente, con un design in grado di creare un binomio perfetto tra passato e contemporaneità, tra salottini accanto al camino, tavoli in legno, muri sapientemente delabrè, lampade industrial. E nella bella stagione, la vera chicca: il verde dehor esterno che si affaccia sulle mura storiche della città. Un’interessante selezione di cocktail, curata appositamente per gli amanti della mixology e un’ampia gamma di proposte, dai grandi classici alle creazioni più originali, oltre a una variegata selezione di vini rossi, bianchi e bollicine, delizia gli avventori al momento dell’aperitivo, quando il locale si anima di gente del luogo così come di visitatori occasionali, ma anche nelle ore più tranquille del post-dinner.

VENEZIA

Romantici rooftop, ma anche cocktail bar nascosti in incredibili palazzi d’epoca. Lontano dai percorsi più turistici e dagli aperitivi di massa, Venezia ha una dimensione alcoolica di qualità tutta da scoprire, a ritmo lento.

Dimmi in che città vai ti diro dove bere il miglior Negroni

Experimental Cocktail Club

 Il Mercante

Fondamenta Frari, 2564

Il Mercante, situato in Campo dei Frari, accanto alla Chiesa omonima, celebra il passato mercantile di Venezia, in cui le contaminazioni culturali sono sempre state all’ordine del giorno. Contaminazioni che ancora oggi sono alla base dell’offerta di questo cocktail bar di ricerca, che stupisce i suoi avventori con un’ampia proposta di miscelazione e combinazioni d’eccellenza. Ospitato in un palazzo del 1870, in un perfetto mix di tradizione e innovazione, ottenuto mantenendo i dipinti originali ottocenteschi e la forma tradizionale, caratterizzando però l’ambiente attraverso la scelta per divani, poltrone in velluto e pareti di nuances scure, rischiarate da lampade di design. Una selezione alcolica ampia e di alto livello, che comprende gin, bourbon, whisky, sherry e cognac delle migliori etichette, mixati a spezie, sciroppi, frutta e verdura e un personale gentile ed efficiente, fanno del Mercante il luogo giusto per coccolarsi trascorrendo alcune ore in un ambiente esclusivo e piacevole.

Experimental Cocktail Club

Fondamenta Zattere Al Ponte Lungo, 1410

Dopo una giornata a camminare su e giù dai mille ponti di Venezia, accomodarsi su uno degli accoglienti divani dell’Experimental Cocktail Club ha quasi il sapore di un sogno. E Palazzo Experimental, progetto più recente dell’Experimental Group, che ha rivoluzionato la cultura dei cocktail con i suoi locali e hotel di lusso sparsi per il mondo, in effetti è talmente onirico da non sembrare reale. Ospitato nel gotico palazzo Molin, nel sestiere di Dorsoduro, è stato rinnovato dalla designer Cristina Celestino, che tra cromie marmoree, specchi e voluttuose linee curve, ha voluto rendere omaggio all’architettura di Carlo Scarpa. Il cocktail bar è il luogo ideale per gli amanti del design e del buon bere, grazie alla sua lista di cocktail audaci che si rinnovano costantemente seguendo le stagioni, ma senza dimenticare le tradizioni locali. Oltre ai classici aperitivi come Spritz, Americano e Negroni, propone inediti signature drink, accompagnati dai tipici cicchetti, tramezzini e taglieri.

Skyline Rooftop Bar

Giudecca, 810

Situato sull’isola della Giudecca, il rooftop dell’hotel Hilton Molino Stucky Venice, venue d’eccezione dei più esclusivi eventi veneziani, offre un’incredibile vista su Venezia e sul canale della Giudecca. Questo cocktail bar con piscina è il luogo perfetto per rilassarsi con gli amici sorseggiando un classico aperitivo all’italiana all’ora del tramonto o degustando uno dei 16 signature cocktail, alcolici e non, creati ad hoc combinando con creatività sapori decisi e note esotiche e aromatiche. E poi vini, bollicine, birre, liquori e distillati, accompagnati ovviamente dai classici cicchetti.

TORINO

Anche questa città è legata a doppio filo alla storia del Negroni: qui Antonio Carpano nel 1786 creo il Vermouth, che divenne poi protagonista di uno dei primi miscelati della storia, quel Milano-Torino antenato dell’Americano e del Negroni.

Dimmi in che citta vai e ti dirò dove bere il miglior Negroni

Bar Cavour

Bar Cavour

Piazza Carignano, 2

Ecco un bar dove si respira veramente lo spirito di Torino e dei suoi abitanti, che tra luci e ombre, celano un mondo di storia, arte e cultura, sempre in bilico tra passato e presente. Il Bar Cavour, incastonato nella centralissima Piazza Carignano, è un delle realtà della multiforme maison Del Cambio, che comprende anche il ristorante stellato e la Farmacia del Cambio. È un cocktail bar intimo, dall’atmosfera ricercata e vagamente british, avvolgente e riservato, con pesanti tende verdi, finiture dorate e quadri ottocenteschi, spesso movimentato da concerti, dj set o eventi diventati ormai appuntamenti fissi in città. È il luogo ideale in cui fermarsi per un aperitivo e per sorseggiare cocktail internazionali preparati dagli esperti bartender pronti a stupire con miscele sapientemente studiate e ricette che spaziano dai grandi classici, alle rivisitazioni, fino ai signature cocktail più audaci. Meritano una menzione i “piattini” d’accompagnamento: dal Jamon Joselito, alla tigella, al guacamole, fino all’ormai iconico club sandwich, amato da tutti i nottambuli (chic) torinesi.

D.ONE

Via Giuseppe Baretti, 15c

Nel vivace quartiere di San Salvario, meta serale e notturna imperdibile se si visita la città, D.ONE, aperto da pochi anni ma è già considerato come una tappa obbligata per chi vuole assaggiare ottimi cocktail in allegria e convivialità, accompagnati da piatti originali. Focus del locale è il lungo e scenografico bancone illuminato ad arte, sormontato da archi in mattoni e straripante di bottiglie di ogni tipo, cui fanno da quinta arredi in legno di castagno e metallo, grandi lampade di design e sapienti giochi di luce soffusa, che creano un’atmosfera calda e intima. Il personale, attento e gentile, sa coccolare la clientela con consigli e cocktail personalizzati, ma sempre preparati con professionalità e ingredienti di qualità, mentre la cucina propone una formula tapas ma anche una serie di pizze al tegamino, perfette da provare in pairing con il vostro drink d’elezione.

La Drogheria

P.za Vittorio Veneto, 18/D

Un’altra tappa d’obbligo per chi muove i primi passi nella movida sabauda è la Drogheria, situata nella maestosa Piazza Vittorio Veneto, in fondo alla quale si erge in tutta la sua bellezza la chiesa della Gran Madre. Si può scegliere di sorseggiare il proprio Negroni seduti nel dehor che dà proprio sulla piazza riempiendosi gli occhi di arte e bellezza o accomodarsi all’interno, tra divanetti e tavoli in legno, in un’atmosfera accogliente come una casa privata, ma che a tratti ricorda effettivamente una vecchia drogheria, in particolare nella zona del bancone, dominata da un mobile retrò. La drink list vede come protagonisti numerosi signature cocktail e una serie di sciroppi, bitter aromatici, infusi e distillati di produzione propria. Ogni preparazione, seppure miscelata con evidente know how, tecnica e ricerca, viene raccontata con semplicità e immediatezza. Mentre la cucina sforna, tapas, sandwich e tramezzini, alla consolle si alternano diversi DjSet.

BOLOGNA

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Le Stanze

Archiviato il clichè Lambrusco e feste universitarie, anche a Bologna negli ultimi anni la creatività dei bartender sì è fatta sentire e oggi vale la pena perdersi tra i vicoli della movida per scoprire le sfaccettature di questo piccolo mondo fatto di ricette classiche, rivisitazioni contemporanee e contaminazioni culturali.

Rude

Via Rialto, 10a

Un’insegna giovane, accogliente e gioviale, in una location minimal ma curata nei minimi dettagli e mai banale, dove, come fa intendere il nome stesso, la sostanza è più importante della forma. Dopo una giornata passata tra musei e shopping, gastronomico e non, anche sotto le due torri al rito dell’aperitivo non si rinuncia. Il bancone del Rude si trasforma in un laboratorio di miscelazione, tra cocktail, distillati, vini e birre artigianali, in una sinfonia di sapori e sensazioni, che garantisce la bevanda perfetta per ogni occasione e ogni palato. Il tutto accompagnato da ottime piadine (del resto la Romagna è vicina) e taglieri di salumi e formaggi provenienti da produttori locali, con un sottofondo brulicante di allegro chiacchiericcio.

Le Stanze

Via del Borgo di S. Pietro, 1a

La location, all’interno dell’antica Cappella privata della famiglia bolognese Bentivoglio, decorata da affreschi che ritraggono figure mitologiche e cristiane, è sicuramente d’impatto. Nulla di meglio per regalarsi un drink suggestivo, tra accenti rinascimentali e proposta alcoolica d’avanguardia: la ricca selezione di distillati, liquori italiani e non, e l’accurata lista di cocktails internazionali soddisfano anche i palati più esigenti. In accompagnamento una proposta di stuzzichini e piattini vari, scelti con la volontà di valorizzare i piatti tipici del territorio emiliano.

L’Ora d’aria

Via Giovanni Battista Morgagni , 9

In centro città, questo locale dalle vibes giovani e frizzanti, che mixa legno, metallo ed estetica hipster, è il luogo giusto dove assaporare l’atmosfera della Bologna più vera, grazie alla sua clientela quasi esclusivamente local. Un concentrato di cocktail semplici ma fatti bene si alterna a una sfaccettata selezione di eccellenti gin, vermouth, vodka pregiate e special sours. Qui la sperimentazione è sempre ben accetta e la cucina di sostanza.

 

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