In una piccola via del Quadrilatero Romano si scorge il ristorante gourmet Casa Amélie. Varcata la porta d’ingresso ci si trova in un ambiente intimo dal sapore casalingo.
L’arredamento minimal fa trasparire la filosofia che fa da cornice alla realizzazione del progetto: creare un luogo in cui ciò che è importante non è il locale in sé, ma l’atmosfera che si crea durante la serata. Con questa idea di base il personale si rivela da subito accogliente e premuroso. A sottolineare quest’aspetto è l’entrée offerta dalla casa: chips di polenta e acqua frizzante con centrifugato di sedano.
Oltre al menù à la carte, Casa Amélie offre la possibilità di una degustazione, che potete trovare in più formule (da tre, cinque o otto portate) in base a quanti piatti si desidera mangiare. In questo modo potrete affidarvi all’esperienza dello Chef Perino che, proponendovi piatti scelti da lui, vi farà scoprire sapori e pietanze che magari non avreste mai pensato di scegliere leggendo il menù.
I piatti si fanno portavoce della creatività e della passione dello Chef, il quale, grazie alla sua dedizione allo studio dell’arte culinaria, è riuscito a legare la tradizione della sua terra d’origine, Napoli, con la terra che ora è casa sua, Torino. La genuinità fa esaltare i sapori: poche materie tutte da apprezzare.
La spontaneità nella cura dei dettagli rende il pasto più autentico: il pane, prodotto in casa utilizzando lievito madre, diventa una coccola per il palato; l’olio di Viterbo, città d’origine della fidanzata dello Chef, un pezzo di storia da condividere; la carta dei vini, che presenta numerose etichette, un viaggio alla scoperta di luoghi vicini e lontani; il frollino alla lavanda che accompagna il caffè, che raffigura il muso della bouledogue francese (a cui è dedicato il nome del ristorante), il ricordo di affetti che ci spronano a realizzare i nostri sogni.