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I ristoranti a Torino da provare a marzo

Dieci tappe del gusto per assaporare il primo raggio di sole dell’anno

Un mezzogiorno di metà settimana e le strade di Torino che iniziano a brulicare di impiegati affamati. A marzo, la sensazione pungente dell’aria di montagna sul viso lascia il posto alla piacevole carezza dei raggi del sole; i ristoranti si riempiono in fretta e qualcuno inizia a non disdegnare più di pranzare all’aperto. Vi sedete con i colleghi o con un manipolo schiamazzante di compagni di corso, nonostante la temperatura più mite avete ancora voglia di qualcosa di caldo, inevitabile la nostalgia per la consistenza vellutata di un risotto alla zucca fumante o per il buon vecchio piatto di polenta e fonduta della nonna. Non temete, anche le pietanze primaverili sapranno come solleticare la singolarissima curiosità del vostro stomaco, tentandovi magari con la morbidezza di una vellutata di asparagi in cui affondare fragranti crostini di pane o con un croccante dolce ai cantucci e fragole.

La città si sveglia di giorno in giorno in una temperatura un po’ più mite, al suono dello sferragliare dei tram e dei clacson delle auto, e marzo si fa strada furtivamente a suon di crocette sul calendario. Quale modo migliore di dare il benvenuto alla primavera se non assaggiare tutte le prelibatezze che ha da offrire? A Torino, chi si dedica anima e corpo a portare in tavola i sapori più autentici delle prime giornate di sole non manca, sfogliate la nostra lista e scoprite i dieci ristoranti in città da provare a marzo.

Carignano

Via Carlo Alberto, 35

CHIAMANAVIGATORE

Elegantissimo nel suo trionfo del bianco, Carignano è il gioiello gourmet del Grand Hotel Sitea, in pieno centro a Torino. Si tratta del regno a una stella Michelin di Davide Scabin, executive chef e ideatore dell’attuale menù degustazione di Carignano, un iter sorprendente e accattivante a 13 portate dal nome RAL 6001 Classic. I piatti, così schietti nella loro perfezione, meritano a detta nostra anche qualche scusa al momento del primo assaggio, uno tsunami a ciel sereno che va a creare in bocca quell’esplosione mite di sapori pensata dalla cucina. Dal menù: dinamico di rombo, cozze e fagioli, risotto al cetriolo, ostrica e Guinness, un piemontese a Tokyo e soufflé di barbabietola, latticello e melissa.

EraGoffi

Corso Casale, 117

CHIAMANAVIGATORE

Il ristorante è l’anima presente di Goffi, storico ristorante dei primi anni del’900 e punto d’incontro per artisti, musicisti e letterati torinesi del secolo scorso. All’interno si respirano calma e discrezione, pace e una punta di raffinatezza, un clima che da il benvenuto al cliente in una sala splendidamente racchiusa dalle volte in mattone. Il comando della cucina è nelle mani di Enzo Barillà, grande interprete della contemporaneità e responsabile di quel matrimonio tra presente e passato che caratterizza le preparazioni di EraGoffi. Altra colonna portante del locale è la selezione della cantina, curata per valorizzare i piccoli produttori italiani e aperta contemporaneamente anche a importanti realtà vinicole internazionali.

Piccolo Lord

Corso S. Maurizio, 69 bis/G

CHIAMANAVIGATORE

I mattoni a vista, il grammofono, l’esposizione di vini e le piante che ornano qua e là il locale fanno del Piccolo Lord un angolo di familiarità dall’eleganza senza pretese. In cucina, spalleggiato dal suo giovanissimo team, c’è Diego Luparello mentre sala e cantina sono il regno di Valentina Sacco e della sua squadra. Creme caramel di castelmagno al miele di castagno, crema di piselli e menta con spezzatino d’astice e coscia d’anatra stufata al vin brulè, castagne e cipolline d’Ivrea, sono alcuni dei piatti sulla carta del Piccolo Lord, una proposta di mare e terra che parla di rispetto per la tradizione e per gli ingredienti piemontesi che qui si esaltano accompagnandoli con i migliori vini della cantina.

Madama Piola

Via Ormea, 6bis

CHIAMANAVIGATORE

Per chi non lo sapesse, la “piola” è l’equivalente piemontese di un’osteria, e Madama Piola a Torino è la piola con la P maiuscola. Il ristorante in San Salvario di Christian Milone sprizza trazione culinaria piemontese da tutte le parti, dalle acciughe in salsa verde e rossa al vitello tonnato, dagli agnolotti del plin al bollito, è Torino in un piatto. Per i proprietari, il locale è una dimensione a sé, un ritorno all’infanzia passata a guardare gli anziani giocare a infervorate partite di carte e le nonne alle prese con enormi pentoloni di brasato o di pasta al ragù. È un universo in cui l’atmosfera familiare e il contatto umano delle trattorie di 50 anni fa tornano in vita, con tutto il rispetto dovuto al presente.

Birichin

Via Vincenzo Monti, 16A

CHIAMANAVIGATORE

Accomodandosi a uno dei tavoli dell’affascinante sala del Birichin si ha la sensazione di aver varcato la soglia di casa di un enigmatico illusionista: il gioco di bianco e nero tra porte e pareti, i curiosi centrotavola e la marea immobile di luce proiettata dalle lampade a muro, un set che abbinato a un parquet dovutamente vissuto fa del Birichin un luogo magico. Il menù offre quattro percorsi di degustazione: uno che riporta in vita la tradizione piemontese nella sua veste più autentica, uno mediterraneo, uno vegetariano e uno “al buio”, una prova di fiducia per chi vuole affidarsi all’abilità dello chef Nicola Batavia. Il ristorante nasce come luogo di interminabile amore per il cibo e completa dedizione al cliente, non è raro infatti che al Birichin ci si in intrattenga dopo cena per parlare con lo chef o per leggere un libro sorseggiando un calice di vino in tutta calma.

Arcadia

Galleria Subalpina, 16

CHIAMANAVIGATORE

Arcadia è un ristorante e sushi bar situato nella suggestiva cornice della Galleria Subalpina di Torino, un locale internazionale pensato per una clientela ampia e diversificata. Nella sala, dove troneggiano quattro imponenti colonne di pietra, l’atmosfera è un po’ quella della sala consigliare di un antico castello medievale, un clima riscaldato dalla morbidezza dei lunghi tendaggi e dal rosso delle pareti. Attivo dall’87, l’Arcadia è il primo ristorante di Torino a importare la formula sushi bar in città, nel 1995. Impossibile non trovare qualcosa che stuzzichi l’appetito nel nutrito menù del locale, qualsiasi sia la vostra voglia del momento, qui si spazia dalle preparazioni della tradizione piemontese alle insalatone mediterranee fino alle scenografiche composizioni dei piatti di sushi.

L’Àncora

Via della Rocca, 22B

CHIAMANAVIGATORE

Cinque sale a tema per un’esperienza di degustazione sempre diversa al ristorante L’Ancora, locale mediterraneo che offre una prelibata cucina di pesce. Ai fornelli Daniele e Roberta Nosenzo, che affiancati dal loro staff creano per i clienti un percorso del gusto dalla freschezza ineguagliabile e dove, da lontano, si sente ancora il borbottare delle onde sulla riva e l’odore della salsedine. Se poi avete una persona speciale da stupire, L’Ancora offre la possibilità, tutti i martedì, mercoledì e giovedì, di organizzare cene a tema per due persone scegliendo fra tre menù degustazione diversi in base alla giornata.

Vale un Perù

Via S Paolo, 52/B

CHIAMANAVIGATORE

Vale un Perù è ristorante di cucina tradizionale peruviana tra Cenisio e Borgo San Paolo, poco fuori dal centro storico di Torino. È qualcosa di prezioso, proprio come suggerisce il suo nome, e il sogno di una coppia, quella formata dallo chef Miguel Bustinza e dalla sommelier Patricia Trujillo. I due realizzano il sogno di aprire un ristorante nel 2012 e da allora trasmettono alla loro clientela quello che è il rispetto per materia prima, l’autenticità del contatto con l’ospite e l’amore per la loro terra. Da Vale un Perù ci si sente accolti una casa allegra e colorata, in una seconda famiglia che in molti casi ha saputo trasformare la scoperta dei sapori della cucina sudamericana in un viaggio indimenticabile.

Patrick Ricci: Terra, Grani, Esplorazioni

Via Martiri della Libertà, 103, San Mauro Torinese

CHIAMANAVIGATORE

Se avete voglia di una gita (neanche poi così tanto) fuori porta, potete cogliere l’occasione per andare a sperimentare la pizza gourmet di Patrick Ricci a San mauro Torinese, a pochi chilometri a est di Torino. Sono circa una ventina le proposte sulla carta, un delizioso impasto fragrante e alveolato che cambia veste a seconda della farcitura che si sceglie: vegana con “bresaola” di rapa rossa, con baccalà mantecato e granella di pistacchio, gorgonzola di Novara e tartufo o margherita rivisitata, con mozzarella di bufala e sale Maldon, impossibile non rimanere estasiati dai sapori che Patrick cerca di esaltare componendo una sinfonia a partire da un solo, semplice ingrediente.

Amici Miei

Corso Vittorio Emanuele II, 94/A

CHIAMANAVIGATORE

Amici Miei nasce dall’amore di Marco Bonomi per la tradizione partenopea e per la famosa pizza dal cornicione. In un locale classico sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele, il team di Amici Miei porta in tavola un prodotto dalla qualità inopinabile, garantita dagli ingredienti provenienti direttamente dalla Campania e dalla ricetta con cui Bonomi prepara personalmente l’impasto delle sue pizze, garanzia di un certo standard qualitativo indipendente dal pizzaiolo che realizza il prodotto finito da servire al tavolo. Oltre alle pizze, da Amici Miei si propone anche un menù alla carta da cui scegliere antipasti, fritti, primi, secondi e dessert della tradizione partenopea, tutte proposte pensate per essere adattate anche a un regime alimentare gluten free.

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