2012: con la costruzione della svettante corona di grattacieli di Piazza Gae Aulenti, inizia il progetto di rinnovo che si diffonderà poi a macchia d’olio su tutto il quartiere Isola. Nel 2023, anche l’aera più a nord del centro città, comprendente l’ex scalo Farini, la più grande delle sette stazioni ferroviarie milanesi, è stata trascinata dalla corrente dell’innovazione. Un’ex zona industriale che mantiene intatto il suo carattere, per inciso molto amato dai locali, e che di anno in anno vede un nuovo stabilimento recuperato e adibito a esclusivo parco giochi per l’eclettica nightlife milanese.
L’ultimo di questi restoration works ha come protagonista un vecchio magazzino di Via Valtellina, uno spazio ampio e modulabile divenuto dimora di un locale dall’innegabile fascino underground. Al civico 7, Maka Loft è la novità che fa parlare i media; si definisce un ambiente polifunzionale questo ristorante d’ispirazione orientale che abbraccia con incredibile elasticità l’eleganza disinteressata della Capitale della Moda, l’architettura neo-industrial e la tradizione culinaria del Sol Levante contemporaneamente, sposandole in un poligamico matrimonio di stile con il minimalismo del design nordico. Entrando si ha l’impressione di aver messo piede in luogo interdetto, estasi e aspettative aumentano insieme alla consapevolezza del proibito: soffitti altissimi e un’utopica simmetria di colonne portanti danno il benvenuto all’ospite in uno spazio dove il tortora è la tonalità dominante e il bancone bar, protagonista assoluto del locale, si staglia con spassionato egocentrismo come una ciclopica insegna al neon in mezzo al deserto. Completano l’atmosfera tavoli e sedie in legno dal taglio morbido e smussato, decorazioni vegetali e installazioni che occasionalmente trasformano il locale in una galleria d’arte o in uno spazio perfetto per eventi privati o aziendali.
Maka Loft è lo spirito di Cala Maka, un esclusivo stabilimento balneare in provincia di Brindisi, ricontestualizzato in un’area urbana dalle connotazioni uniche come lo è Milano, un concept mai visto prima persino dagli occhi dell’eccentrica movida milanese, talmente avvezza al nuovo che diventa sempre più difficile da impressionare. Cosa Aspettarsi? Top-level clubbing, autentiche opere d’arte della miscelazione e i sapori dell’alta cucina orientale rivisitati per sposare la tradizione mediterranea. Elencati nel menù, troverete piatti il cui gusto riflette l’altissima qualità e il pregio della materia prima utilizzata dagli chef, senza tralasciare chiaramente un’estrema cura dell’estetica, che va dalla scelta dei piatti, spesso dalla forma irregolare e dalle texture più stravaganti, alla composizione della pietanza stessa. Freschissime ostriche in salsa mojito e cetriolo, ravioli wagyu con tartufo nero e salsa di foie gras, un’esotica zuppa di cocco a base di pesce bianco, lime e zenzero, e una grandissima varietà di sushi, dai sapori più tradizionali a quelli più innovativi. Non ci sono limiti all’originalità della carta che fa entrare a pieno diritto Maka Loft tra le mete di fine dining all’orientale più identitarie della città.
Se volete essere sorpresi, se cercate il particolare, il nuovo, l’intrigante, e magari non vi dispiace l’idea di proseguire la serata con un ballo proibito nell’atmosfera seducente di questa realtà della Milano nascosta, Maka Loft sapete dove trovarlo.