I Migliori Cocktail Bar di Firenze

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Bere bene è un diritto di tutti, ma dietro ad ogni diritto c’è sempre un dovere e dietro ad un dovere ci sono persone che combattono con grande forza e tenacia. Questo articolo è dedicato ai quei professionisti dei cocktail bar e guerriglieri della mixology che ogni giorno si impegnano ad offrire passione, esperienza e prodotti di massima qualità ai tutti noi, che a Firenze amiamo appunto esercitare il più sacro dei diritti: bere bene.

Da alchimisti a mixologist, da evangelisti a pionieri, da bartender a perfezionisti ossessivi. Nella lista qui sotto troverete tutti coloro che vi fanno stare bene, che ci coccolano e ci offrono esperienze sublimi sia nel vero e proprio gesto della bevuta, sia nel luogo magico dove lavorano per regalarci un momento rilassante, piacevole e unico.

Ecco qui sotto i nostri preferiti, i nostri combattenti in nome della cocktail experience d’eccellenza fiorentina, a cui dedichiamo un sincero cin cin… Alla salute!

Rasputin

Piazza Santo Spirito

A prima vista sembra l’antro di un mago, un luogo aristocratico e oscuro come il sotterraneo in cui il mistico siberiano che dà il nome al locale trovò la sua fine. Ma se al Rasputin troverete la vostra fine, sarà perché avete saccheggiato l’incredibile drink list di questo locale, piena di cocktail del tutto unici ispirati al mondo vintage degli speakeasy. Con gli speakeasy di un tempo il bar condivide la segretezza della location e l’atmosfera unica, con un mood sospeso fra l’eleganza e il mistero, le candele ai tavoli e i camerieri in camicia e gilet. Impossibile perdervelo, se prima riuscite a trovarlo.

Locale

Via delle Seggiole, 12/R

Il Locale non meriterebbe un nome tanto generico, considerata l’importanza della sua location. Si trova infatti all’interno di Palazzo delle Seggiole, una delle residenze rinascimentali più importanti della città. L’antica opulenza della Firenze medicea è tutta conservata all’interno e rivive nei cocktail del bar, creazioni spettacolari dall’anima internazionale firmate da Matteo di Ienno, mixologist dalla grande esperienza e soprattutto dalla grande creatività e maestria.

Bitter Bar – Cocktail Experience

Via di Mezzo, 28/R

Il patron e mixologist Cristian Guitti ha pensato un’esperienza fuori dagli schemi per gli ospiti del suo Bitter Bar. La filosofia di base è quella di traslare le più raffinate tecniche della gastronomia nel mondo della mixology, impiegando comunque ingredienti semplici e freschi. L’uso di infusioni, affumicature e prodotti stagionati in botte regala ai drink una complessità non da poco, che però non diventa mai astrusa. Il piacere del bere, al Bitter, rimane sempre fondato sui drink, sulla loro piacevolezza, sulla loro genuinità. Ovviamente, l’esperienza offerta dal patron Guitti rimane a tutto tondo, compiacendo, oltre al gusto, anche la vista grazie a una eccezionale cura per il lato estetico del singolo cocktail.

Manifattura

Piazza di S. Pancrazio, 1/R

Un cocktail bar dove le eccellenze italiane non stanno solo dietro il bancone ma sono anche allineate sulla bottigliera. Il concept della Manifattura, regno del mixologist Fabiano Fabiani, si concentra infatti solo su etichette italiane, in un contesto assolutamente moderno perfetto per le ore serali con le sue pareti scure e i suoi spazi moltiplicati dalle specchiere. I cocktail sono inaspettati e pieni d’inventiva e c’è anche una buona proposta food per accompagnarne la “discesa”. E, ve lo assicuriamo, questi drink vanno giù che è un piacere.

La Ménagère

Via Dè Ginori, 8/R

Originariamente era un negozio di casalinghi, il più antico della città, fondato nel 1896. Oggi La Ménagère è un concept-restaurant dove sentirsi a proprio agio circondati dal design e da un’estetica shabby chic del tutto unica. Alla Ménagère il cocktail è qualcosa di costantemente nuovo, tenuto sempre aggiornato. La fase sperimentale non finisce mai: c’è sempre un nuovo abbinamento da tentare, un nuovo sapore da conquistare. Insieme al drink, convivono anche le tapas d’autore, piccoli miracoli gastronomici non meno unici e arditi dei drink.

Mad – Souls & Spirits

Borgo S. Frediano, 36-38/R

Neri Fantechi e Julian Biondi sono i patron di questo gioiellino in San Frediano, e già dalle pagine del menù si presentano come “sboccati e casinari”. Il loro mood è il mood di tutto il locale che però possiede un aspetto molto contemporaneo con le sue pareti cerulee solcate da serpentine di rame e gli arredi semplici ed essenziali. Ad attirare la vostra attenzione, però, dev’essere la drink list piena di twist sui drink più famosi della tradizione, ognuno accompagnato da una punchline divertente, ulteriore testimonianza del forte senso dell’umorismo che permea l’intero locale.

Tabarín

Via de’ Vecchietti, 6

Un posto raffinato, un po’ dark, un po’ sognante, con la sua densa penombra e le luci fioche che incendiano le pareti tappezzate di rosso su cui, unici elementi di colore, spiccano bianchi busti di statue. Nel complesso sembra il set di un film di David Lynch, solo che almeno qui potete bere. Il bancone splende come una stella nella penombra, carico di bottiglie come un un albero lo è di frutti. I mixologist tirano fuori il meglio da ogni singola goccia versata e anche gli assaggi da spizzicare tra un sorso e l’altro parlano di un mondo di raffinatezze per gourmet. Indimenticabile.

Atrium Bar – Four Seasons Hotel Firenze

Borgo Pinti, 99

La location, cioè il piano terra di Palazzo della Gherardesca, sarebbe degna di un imperatore. Un’opulenza appropriata per un posto come l’Atrium Bar, che è davvero un trionfo di splendore in tutte le sue sfaccettature. Il bar è un posto polifunzionale, cioè ci si può pranzare o prendere il tè, ma il meglio lo dà nel tardo pomeriggio, quando i bicchieri da cocktail si riempiono e le bottiglie vengono stappate. In serata poi, c’è l’intrattenimento musicale e il bar diventa un luogo d’altri tempi, da vecchia Hollywood. Non potete perdervi la sua atmosfera magica.

Fusion Bar

Vicolo dell’Oro, 3

Questo bar con ristorante annesso è il next level della mixology. Perché un aperitivo qui è un’esperienza indimenticabile? Due motivi: tapas e cocktail. Le tapas sono degli assoluti gioielli gastronomici, che unisce suggestioni giapponesi, italiane e sudamericane. I cocktail invece sono tutti creazioni originali, dal primo all’ultimo. Il nostro preferito è l’Herbal Martini, incredibile twist sul grande classico della mixology, ma nemmeno il Lychee Collins è da sottovalutare. In generale, preparatevi a un’esperienza che va oltre ogni limite. Non sarete delusi.