A ottobre siamo pronti per riprendere i ritmi frenetici della vita in città, fra impegni di lavoro, uscite con gli amici incastrate tra una pausa e l’altra e ricordi di idilliaci viaggi estivi che fanno fatica a lasciare spazio alla concentrazione. Sembra indispensabile dunque concedere una pausa a un cervello combattuto tra mille distrazioni, ma anche a uno stomaco stanco del pranzo “prèt-a-manger” da ufficio. Approfittate della vostra pausa per esplorare i tesori gastronomici della Capitale del Rinascimento, sedetevi e aspettate che sia lo staff dell’indirizzo prescelto a fare il resto.
Rilassarsi tra una mail e l’altra non sarà mai stato così piacevole, ne la vostra mente sarà mai stata tanto in estasi come dopo il primo boccone di squisita pasta fresca toscana. A ottobre, la redazione di Flawless ha selezionato per voi dieci ristoranti da provare tra le vie di Firenze; tra osterie storiche, meravigliose terrazze e locali immersi nel verde troverete sicuramente il più adatto per ogni occasione.
Da Giacomo al Salviatino
Via del Salviatino, 21
Il Salviatino, noto hotel di lusso a Firenze, è immerso in un meraviglioso parco secolare ornato da splendide aiuole, fontane in stile francese, pergolati e terrazze immerse nel verde. È in questo contesto che si inserisce il ristorante Da Giacomo (di proprietà del famoso gruppo milanese), che tra tavolini in ferro battuto, cuscini a righe e mise en place in verde salvia, è perfettamente in armonia con la natura circostante. La cucina da Giacomo al Salviatino parla la lingua della tradizione ma con accento raffinato, disquisendo della genuinità delle materie prime provenienti in parte, come le verdure e le erbe aromatiche, dall’orto biologico della struttura. La cena qui si trasforma in una vera e propria esperienza gastronomica, arricchita da una vista mozzafiato sullo skyline di Firenze qualora si decidesse di sedersi presso la terrazza panoramica.
Coquinarius
Via dell’Oche, 11R
Lungo la strada che da San Domenico porta a Fiesole, a pochi minuti d’auto da Firenze, si trova Coquinarius, un locale che definiremmo insolito e affascinante, per il suo look montano e la bellissima veranda panoramica. L’ambiente sa di ricercatezza rilassata, di un clima in cui ci si gode sfiziosi piatti di terra e di mare circondati dagli amici o dalla propria famiglia. L’idea è quella di un luogo di passaggio in cui si intrecciano vite ed esperienze, di viaggiatori stranieri (grazie alla vicinanza con Fiesole che accoglie una ricca comunità internazionale) ma anche di turisti della domenica che hanno eletto Conquinarius a luogo ideale in cui condividere una serata di calma e relax. Interessante anche la carta dei vini, oggetto di grandi attenzioni per far si che al cliente non manchi mai il giusto abbinamento.
Cammillo
Borgo S. Jacopo, 57/r
Eccoci in uno dei ristornanti più famosi di Firenze, sede di uno spirito conviviale che sopravvive da più di 80 anni. In questo splendido ristorante dai soffitti a volta, si ritrovano clienti affezionati, turisti e fiorentini fedeli a una cucina ha scritto la storia gastronomica del capoluogo toscano, e a un’attività di famiglia che viene tramandata di generazione in generazione. Negli anni, Cammillo è cresciuto insieme ai suoi habitué, arricchendo un menù prettamente tradizionale con alcune pietanze “oltre confine”. Memorabili i tortelloni, promossi da Bruno, bolognese doc e padre dell’attuale proprietaria. Evolversi, adattarsi ai nuovi gusti e alle richieste di oggi, pur rimanendo fedele alla propria identità toscana, sarà questo il loro segreto?
La Giostra
Borgo Pinti, 10/18R
Nel cuore del centro storico di Firenze, tra il Duomo e Piazza Santa Croce, la Giostra delizia i suoi ospiti con autentici sapori toscani ormai dal 1992. Si tratta di un locale a cui di certo non mancano le carte per impressionare gli ospiti, qui, tra archi in mattone e pareti istoriate (dove un tempo riposavano i cavalli di una giostra poco distante) si respira aria di antichità, complici le luci ambrate, perfette per incorniciare una cena a lume di candela, ma anche una serata tra amici. Tappezzate di foto con attori, cantanti ed esponenti del mondo dello sport, sia italiani che stranieri, i muri del ristorante fanno da testimoni all’estrosità del proprietario.
Relais Le Jardin al Regency
Piazza Massimo D’Azeglio, 3
In Piazza d’Azeglio a Firenze trovate uno dei boutique hotel più esclusivi e raffinati del capoluogo toscano, in cui è possibile deliziare il palato con la cucina dello chef Claudio Lopopolo. Il Relais Le Jardin, aperto anche a chi non soggiorna nella struttura, vi coccolerà con ricette autentiche della cucina nostrana, tra cui pasta fresca e specialità stagionali come tartufo o funghi porcini, a cui si affiancano piatti tradizionali come costolette alla fiorentina o il pesce fresco. Le materie prime infatti vengono acquistate direttamente dai migliori mercati locali e il menù varia in base alle stagioni. Non passa inosservata la cura con cui vengono presentate le varie pietanze del menù, ma anche la location fa la sua parte: nella Sala Zodiaco, grandi specchi riflettono il lume di candela, mentre la boiserie dipinta a mano crea giochi di luce che renderanno la vostra serata indimenticabile. C’è anche la possibilità, nei mesi più miti, di accomodarsi in Veranda, una naturale estensione della sala da pranzo con vista sul giardino privato del Regency.
Buca Lapi
Via del Trebbio, 1r
Nato nel 1880 nelle cantine di Palazzo Antinori, Buca Lapi è il più antico ristorante di Firenze. Grazie a un ottimo restauro conserva ancora oggi le tracce dei secoli passati, come gli affreschi di grande pregio che decorano la prima sala, su cui si affaccia la cucina a vista. Il menù di Buca Lapi si ispira ai sapori dell’antica cucina toscana: la ribollita, il cinghiale, la trippa in tegamino o i crostini caldi sono alcune delle pietanze che, magistralmente interpretate, vengono servite ai tavoli di questo storico ristorante fiorentino. Nota di merito va a quella che si dice una delle migliori bistecche della città: alta, cotta al punto giusto su carbone dolce e guarnita con olio extra vergine di oliva.
Sabatini
Via Panzani, 9/A
Sabatini, realizzato dall’architetto Stigler nel 1955 e arredato con elementi di una chiesa sconsacrata del 1500, è un ristorante tutelato dalle Belle Arti. Un locale dalla grandissima personalità che contiene i ricordi dei numerosi artisti e aristocratici che lo hanno frequentato nel tempo, tra gli altri il maestro Rubinstein, che dopo i concerti al Teatro Comunale voleva sempre il tavolo al centro sala. Per gli ambienti del Sabatini sono transitati personaggi come Montale (che era solito farvi una sosta nei suoi viaggi verso il Giglio), Luigi Einaudi, Zeffirelli e Burton, tutti evidentemente amanti dell’ottima cucina toscana di questo locale, radicata in una tradizione di ricette tramandate di generazione in generazione e ingredienti genuini.
Konnubio
Via dei Conti, 8r
In pieno centro, tra San Lorenzo e Via Panzani, Konnubio è un locale ricercato che, come suggerisce il nome, unisce sapori, arte e arredamento di grande gusto. Si tratta di un luogo da vivere a 360°, dal mattino, quando il bar principale vi accoglie per la colazione, proseguendo nella corte dove sorseggiare un cocktail, fino ad approdare al ristorante, famoso per una cucina gourmet moderna e mediterranea. All’ora di pranzo, Konnubio offre una piacevolissima parentesi di tranquillità in cui gustare deliziosi piatti tra cui numerose alternative vegane e vegetariane, mentre per la cena si trasforma in una seducente destinazione food & drink perfetta per una cena romantica.
Gunè
Via del Drago D’Oro, 1/3r
Nel bellissimo quartiere di San Frediano, in Oltrarno, c’è un luogo dove sapori e odori si fondono con una bellissima prospettiva sulle sale di un ristorante color turchese. L’esperienza da Gunè è un vero e proprio percorso sensoriale, fatto dei sentori delle ricette lucane e toscane che qui convivono assieme. Coniglio e quaglia, ma anche risotti e baccalà, gnocchi e bistecche sono alcune delle pietanze abbinate ad ottime e variegate etichette di vini. L’estetica dei piatti è curata con la stessa dedizione che viene riservata alla scelta della materie prime, le quali si articolano e si fondono con un perfetto equilibrio di colori e sapori. Il locale si sviluppa in tre spazi pensati per diverse esigenze: la sala principale, il giardino e il social table, interessante anche la formula del cocktail bar, diretto dalla bartender Eleonora e garante di una drink experience eccelsa dall’aperitivo al dopocena.
Osteria delle Tre Panche
Vicolo Marzio, 1
Dopo il successo del locale storico di Via Pacinotti, le Tre panche raddoppia la sua presenza in città con un secondo ristorante nel centro storico, presso le sale e il terrazzo dell’Hotel Hermitage. Elegante e informale allo stesso tempo, le Tre Panche offre un “contatto” diretto con la città anche grazie alle ampie vetrate da cui godere di suggestivi affacci e scorci pieni di meraviglia. Per chi invece vale il detto “il primo amore non si scorda mai”, c’è sempre lo storico locale di Via Pacinotti, un ambiente caldo e rilassato in cui sentirsi a casa. La cucina è principalmente di terra, ispirata alla tradizione locale, e cerca l’innovazione senza stravolgere il gusto originario dei piatti. Eccellenza delle materie prime e attenzione alla lavorazione degli ingredienti (dai più comuni ai più pregiati, come il tartufo) vi faranno innamorare di questo ristorante.