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I Migliori Locali in Zona Soupra

Sotto l'iconica torre dorata della fondazione Prada, negli ultimi anni si sono affermati diversi bar e ristoranti diventati punto di richiamo e aggregazione del quartiere

Non sapete cosa significa Soupra? Ma South of (Fondazione) Prada, ovviamente. Dopo il successo di Nolo, che ha sua volta prendeva ispirazione dagli ormai più che sdoganati acronimi newyorkesi come Nolita (“north of Little Italy”) o Tribeca (che starebbe per “triangle below Canal Street”), noi milanesi ci abbiamo preso gusto e ci siamo inventati nuovi quartieri/acronimo, ognuno con le sue caratteristiche intrinseche. L’area che si estende a sud della Fondazione Prada, in qualsiasi modo la si voglia chiamare, sta diventando, anno dopo anno un punto di riferimento urbano per l’arte, il design, l’enogastronomia e la vita notturna meneghina, anche grazie a nuovi poli culturali e aggregativi come la Fondazione ICA e l’avveniristica Piazza Olivetti. Ecco un elenco dei locali più interessanti in zona Soupra, secondo la redazione di Flawless.

Torre

Via Lorenzini, 14

Torre - Fondazione Prada

CHIAMANAVIGATORE

Visto che ha caratterizzato e plasmato talmente la zona da diventarne il simbolo, non possiamo non iniziare dalla Fondazione Prada. Torre, cocktail bar e ristorante con rooftop, inaugurato nel 2018 e progettato dall’archistar Rem Koolhaas, vale una visita anche solo per l’inedito panorama, che va dalla zona in espansione nei dintorni del museo per abbracciare, in lontananza, tutto lo skyline milanese. Entrambi gli spazi sono caratterizzati dal contrasto tra le grandi e luminose vetrate e i toni caldi del parquet, della boiserie in legno, dai pannelli in canapa che rivestono le pareti, ma soprattutto dai diversi capolavori di arte moderna e contemporanea che ne adornano le pareti, tra cui opere di Fontana, un’installazione di Carsten Holler e quadri di William N. Copley, Jeff Koons e John Wesley. La cucina fonde sapori tradizionali e inusuali in mix esplosivi, in un menù corto e sostenibile, che si fonda sulla scelta di materie prime stagionali.

Bar Luce – Fondazione Prada

L.go Isarco, 2

CHIAMANAVIGATORE

Il Bar Luce, ospitato all’interno della Fondazione Prada, ma aperto anche a chi non visita il museo, è stato progettato dal regista Wes Anderson, ispirandosi alla cultura popolare e ai bar italiani degli anni Cinquanta e Sessanta. Dettagli estetici come i colori pastello, gli arredi in formica, le sedute, il pavimento, i pannelli di legno che rivestono le pareti, il soffitto a volta che riproduce le decorazioni della Galleria Vittorio Emanuele, i flipper e i juke box originali, ne fanno un luogo unico e vagamente onirico, in cui trattenersi piacevolmente dalla colazione all’aperitivo. L’offerta gastronomica è ristretta ma di grande qualità, come si conviene a una location tanto iconica: la pasticceria è firmata Marchesi, e i piccoli e deliziosi panini, farciti con ingrediente freschi, vanno a ruba.

Canaglia

Piazza S. Luigi angolo Via Don Bosco, 11

Camaglia, locali in zona Soupra

CHIAMANAVIGATORE

Affacciata sulla vivace Piazza San Luigi, Canaglia è un cocktail/wine bar che serve anche taglieri con salumi e formaggi di piccoli produttori locali, panini e piatti caldi, come secondi di pesce e carne, tartare, sformatini e hamburger, con un menù che cambia settimanalmente. L’ambiente è accogliente, con oggetti e mobili vintage che la fanno da padrone, alle pareti colori accesi e scritte varie e una bottiglieria di sicuro impatto. Preziosissimo e molto gettonato dalla giovane e variegata clientela, lo spazio esterno con tavoli all’aperto che rende l’atmosfera ancora più cool e vibrante. Menzione speciale per i curiosi e piacevoli cocktail della casa, ma si può optare anche per un vino, alla mescita o in bottiglia e birre alla spina o in bottiglia.

Sottobosco

Piazza S. Luigi, 5

CHIAMANAVIGATORE

Una “trattoria moderna”, come si definiscono molte nuove aperture a Milano, che in pochi anni è riuscita a diventare baluardo del quartiere. Punti forti del locale sono l’ambiente informale, quasi casalingo, con accenti vintage e un grande social table e una cucina di solida tradizione regionale, lombarda ma con qualche incursione su e giù per la penisola: salumi d’eccellenza del territorio, mondeghilirisotto giallo, tagliatelle al ragù e poi frattaglie, stinco e bollito, il tutto abbinato a una buon’offerta di vini al calice. Come dessert si sconfina in Piemonte (il cuoco ha DNA sabaudo) con il bunet della casa, che è già diventato un must per chiudere in dolcezza.  Una trattoria di sostanza, perfetta per un piacevole pranzo domenicale.

Madama Hostel & Bistrot

Via Benaco, 1

Madama, locali in zona Soupra

CHIAMANAVIGATORE

Vecchi pianoforti, panni stesi, murales, calciobalilla, biciclette appese al soffitto, piante rampicanti e non, sedie di modernariato, porte e mobili di recupero, specchi appoggiati per terra, libri e riviste ovunque. Se il claim del Madama Hostel, è “sounds like home”, l’intento è sicuramente riuscito. Qui si sentono a casa sia i viaggiatori che scelgono questa palazzina liberty situata a pochi passi dalla Fondazione Prada per il loro soggiorno sotto la Madonnina, sia i milanesi che passano di qua per un pranzo, un aperitivo, il gettonato brunch domenicale o per partecipare a una delle tante iniziative in programma. Vengono spesso organizzati concerti, dj-set, vernissage presentazioni ed eventi culturali, che rendono questo spazio uno variegato crogiolo multiculturale e uno dei più vibranti punti di aggregazione della zona.

AL CAPESTRANO

Via Gian Francesco Pizzi, 14

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CHIAMANAVIGATORE

Un pò più a sud, in zona viale Ortles, c’è un ristorante abruzzese che ha alzato la saracinesca nel 1998, ben prima che la zona diventasse un acronimo cool. Al Capestrano, insegna gestita da una famiglia originaria dell’Abbruzzo, porta in tavola tutte le leccornie di questa interessante regione del centro Italia, con un tocco contemporaneo. Ma non preoccupatevi, nonostante quel pizzico d’innovazione richiesto dalla scena milanese, che si manifesta essenzialmente nella massima attenzione alla provenienza degli ingredienti e all’utilizzo di tecniche di cottura avanzate che ne preservano la qualità, gli arrosticini, le pallotte cacio e ova, le paste all’uovo e i succulenti secondi a base di carne di capra, restano i capisaldi della cucina di questo ristorante.

Trattoria Casottel

Via Fabio Massimo, 25

locali zona Supra, Casottel

CHIAMANAVIGATORE

Ok, qui sconfiniamo un pò, ma del resto chi li decide i confini esatti di questi quartieri/acronimi? La Trattoria Casottel, in zona Porto di Mare, vale una piccola digressione se siete amanti delle trattorie caserecce di una volta, (qui di “moderno” non c’è proprio nulla, in effetti), vi piacciono le pietanze della nonna senza alcuna contaminazione contemporanea, il servizio alla buona, le tovaglie a quadrettoni e i pergolati sopra la testa. La cucina è casalinga e attinge sopratutto alla robusta tradizione milanese e mantovana: sul menù convivono amichevolmente ravioli di zucca fatti in casa, risotto alla mantovana, risotto alla milanese con ossobuco, parmigiana di melanzane e zucchine, casseuola e cotoletta alla milanese. Casottel in dialetto si riferisce indicativamente a una cascina con ampio cortile, a cui qui si aggiungono uno spazio esterno sotto a un pergolato di viti e una bocciofila ancora in uso, per la felicità degli anziani del quartiere.

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